Corriere della Sera (Bergamo)

Cattaneo l’eterno camaleonte

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È stato un’icona degli anni Ottanta, e ne ha sempre mantenuto il look e l’energia. Ivan Cattaneo, stasera sul palco in piazza Matteotti, si racconta: «Io, la musica e David Bowie».

Capodanno eccentrico e tutto da ballare, in piazza Matteotti, con l’icona degli anni ‘80, Ivan Cattaneo che intonerà i suoi successi, da «Una zebra a pois», «Una bambolina che fa no no» e «Ho in mente te». L’artista è atteso alle 22 e, dopo l’esibizione, scapperà per cantare al Porto Antico di Genova. Come vive il ritorno nella sua città?

«Non ho mai tagliato il cordone ombelicale. La mia era una famiglia povera, che gestiva un’osteria a Pianico e, per assicurarm­i un’istruzione, a metà anni ‘60 mi avevano mandato al collegio Sacra Famiglia a Colle Aperto, una sorta di pre seminario per diventare sacerdoti. Avevo molta fantasia e sognavo di diventare Papa. Però, frequentav­o le medie al Paolo Sarpi». Era uno studente modello?

«Sono stato bocciato. Mi sentivo diverso, un brutto anatroccol­o. Una mattina, dopo una forte nevicata, sono scivolato su una gradinata e mi sono fatto tutta la strada bagnato fradicio e zoppicante. In classe c’erano tanti figli di papà. Invidiavo un mio compagno che volava in Inghilterr­a per vedere i Beatles e portava il loro taglio a caschetto. Lì ho capito l’esistenza delle differenze sociali». La sua rivincita?

«Frequentan­do il liceo artistico in San Bernardino. Nel 1972 sono stato il migliore su 320 maturandi insieme a una ragazza di San Paolo d’Argon, Laura Signorelli. Molti compagni sono diventanti insegnanti, io ho voluto una vita spericolat­a, sono volato a Londra, ho conosciuto Cat Stevens e David Bowie che era agli esordi». Che ricordo ha del Duca Bianco?

«Al mercatino di Portobello road mi comprò una sciarpa leopardata che non ho mai messo, la custodisco come un cimelio. Da buon inglese, però, sapeva essere scostante. Se gli chiedevo una sigaretta, mi rispondeva: “Compratela”. Una sera invitò me e il suo produttore a casa, quando arrivammo si affacciò sulla porta e ci cacciò perché era giù di morale».

All’epoca destò scandalo dichiarand­osi omosessual­e. Ha avuto problemi?

«Sono stato il primo. Altro che sì, ma li ho risolti. Sono stato più grande delle polemiche». Come trascorre i giorni?

«Vivo con i miei cani. Conduco una vita sana, sono più in forma che negli anni ‘80, mi è tornata la voglia di osare, anche nel look, come vedrete stasera. Lavoro molto, ho tanti progetti in magazzino». Il suo augurio per il 2018?

«Per me, un album e un dvd con immagini d’arte. Terrò una mostra a Vercelli a marzo e nel quartiere Marais a Parigi a giugno dei mei collage che chiamo “visidivisi”. A tutti suggerisco di eliminare il superfluo, dare valore agli affetti sinceri».

Due concerti Sarà sul palco alle 22 poi andrà a cantare al Porto Antico di Genova Ho ritrovato l’audacia anche nel look, come vedrete stasera. Lavoro molto, ho tanti progetti Ivan Cattaneo

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