L’idea da Silicon Valley, a Gazzaniga
La RushUp e le schede elettroniche per ogni azienda: dai parcheggi alla domotica
Schede elettroniche che solitamente sono alla portata di colossi come Samsung o STMicroelectronics, utilizzate invece per sviluppare i progetti di qualsiasi azienda: è stata questa l’idea di Christian Raineri, ceo di RushUp, azienda nata nel 2016 a supporto della Fae di Gazzaniga. E proprio Samsung e Stm hanno invitato Raineri a parlare della sua intuizione nella Silicon Valley.
Cosa hanno in comune la Val Seriana e la Silicon Valley? Un imprenditore, Christian Raineri, e la sua azienda, la RushUp di Gazzaniga, una start up del settore dell’elettronica che sta conquistando il mercato globale. La storia di RushUp è molto recente, nasce nel 2016, ma le sue radici si intrecciano con il percorso professionale del suo Ceo, Raineri, e in particolare con tutte le sue esperienze nel mondo dell’elettronica: prima da tesista e poi da progettista alla STMicroelectronics, quindi responsabile Ricerca e sviluppo alla Itema del gruppo Radici, e infine l’approdo alla Lovato.
Essere semplicemente un dipendente, però, come racconta lui, a un certo punto gli sta ormai «come una giacca stretta». E la sua volontà di creare progetti ben si incontra con quella dell’amico Gianmarco Lanza, che prende le redini dell’azienda del padre, la Fae di Gazzaniga, produttrice di schede elettroniche: «Decidiamo insieme di fare un salto di qualità, di non produrre più solamente schede elettroniche, ma di avviare un servizio di integrazione tecnologica, creando schede progettate su misura per il cliente». Su quelle basi Raineri lancia poi una nuova sfida: affiancare a Fae, che nel frattempo è diventata Fae Technologies, RushUp, un’azienda che faccia da «acceleratore di prodotti», nel mondo della trasformazione digitale. Come racconta Christian, infatti, il mondo è sempre più interconnesso e lo sono oramai anche gli oggetti: «L’IoT, ovvero l’internet of things, delle cose, è la vera sfida del futuro: non si tratta solo di una corsa di 100 metri da percorrere in un soffio, ma di una vera e propria maratona che cambierà il nostro modo di vivere. Quello che vogliamo fare qui a RushUp è produrre schede elettroniche che incorporino le migliori tecnologie disponibili e che, soprattutto, rendano queste tecnologie accessibili ad aziende di piccole dimensione e alle start up, perché anche loro entrino nel mondo digitale e sviluppino nuove idee per migliorare il mondo».
L’intuizione di Christian è stata vedere il grande potenziale offerto dalle tecnologie di due colossi del mondo tech, come Samsung e STMicroelectronics: le loro tecnologie, rispettivamente in fatto di piattaforme IoT (Artik) e di processori (STM32), sono tra le migliori al mondo, ma integrarle in una scheda elettronica che le renda utilizzabili nel prodotto finale è possibile solo con grandi costi e tempi lunghi, qualcosa insomma che può permettersi solo una grande azienda. Proprio qui interviene RushUp: le schede che produce sono «pronte all’uso», contengono tutto quello che serve per creare prototipi e per produzioni di pochi pezzi, in modo da rendere accessibili queste tecnologie anche a chi non avrebbe il tempo o il budget necessario a svilupparle. Ad esempio, le schede possono servire per la gestione dei sensori nei parcheggi, per il monitoraggio degli inquinanti nell’aria, l’illuminazione centralizzata nelle città, o per i sistemi di domotica nelle case.
Un’idea che ha convinto la Samsung e la Stm a chiamare Christian a discutere del suo progetto, offrendogli una partnership: così è volato fino alla Silicon Valley, a San José e Santa Clara, per visitare i centri di innovazione delle due aziende, per studiare le loro tecnologie. Anche il mercato ha accolto molto favorevolmente la sua proposta, tanto che per il 2018 Christian punta a fare di RushUp l’azienda leader a livello globale per acceleratori di prodotto, e ad espandersi, aspettando che arrivi una startup con idee rivoluzionarie ad utilizzare le sue schede e a cambiare il mondo.
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