Campagna a colpi di chilometri e le tappe impossibili nella Bassa
Febbraio sarà il mese in cui la campagna elettorale entrerà nel vivo sia per le Regionali che per le Politiche. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, proseguirà il suo tour della Lombardia in cento tappe. Così farà anche il candidato governatore del Movimento 5 Stelle, Dario Violi: pure lui è impegnato, già da diverse settimane, in un viaggio a tappe, per incontrare soprattutto le imprese della Lombardia. Diverso, invece, lo stile scelto dal governatore uscente, il leghista Roberto Maroni. Per lui la campagna elettorale non è ancora iniziata davvero, tanto che qualche avversario sperava si ritirasse, magari per puntare a una poltrona romana. Ma qualche sera fa, alla festa della Lega ad Albino, Maroni ha voluto fugare ogni dubbio. Anche lui si candida, come Gori e Violi. Con uno stile diverso, almeno in questa fase: il governatore uscente ha spiegato che non farà comizi, ma ricorderà ai lombardi le cose che sono state fatte. Qualche leghista vorrebbe però una campagna più tradizionale, per non perdere il vantaggio su Gori che, invece, si sta già dando molto da fare per provare a recuperare il distacco. Ed è probabile che, almeno nelle settimane prima del voto, pure Maroni si lasci convincere a fare qualche comizio elettorale. Per quanto riguarda le politiche, i candidati ai collegi bergamaschi dell’uninominale hanno davanti settimane di complicati itinerari stradali. Per esempio i candidati al collegio di Romano di Lombardia dovranno muoversi, per la campagna elettorale, in un territorio molto vasto, che va dalle sponde dell’Adda (Casirate, Arzago), fino a Ghedi, nel Bresciano.