Corriere della Sera (Bergamo)

La settimana delle liste. E del risiko

FI e Lega in attesa di un accordo ad Arcore. Pd, i nomi per le Regionali, con un caso

- di Simone Bianco

Mentre i cinquestel­le aspettano di conoscere i nomi tra i quali votare on line i candidati per il Parlamento, gli altri partiti si avviano a una settimana decisiva. Forza Italia e Lega attendono l’accordo Berlusconi-Salvini per conoscere la ripartizio­ne dei collegi anche in Bergamasca. Il Pd domani sera chiude in città il tour per le candidatur­e delle Regionali. Con un caso Rossoni: la consiglier­a treviglies­e rischia l’esclusione.

L’attesa più sentita è quella del Movimento 5 Stelle. Decine di bergamasch­i nei giorni scorsi si sono proposti per entrare nelle liste delle Politiche dei grillini. Nomi e curriculum in queste ore sono sottoposti a un esame di cui si sa poco: una prima scrematura consegnerà le liste con le quali si giocherann­o le vere «parlamenta­rie», con — questa volta — buone chance di vedere almeno un bergamasco in posizione eleggibile nei collegi del territorio.

Roba di giorni, comunque, perché entro fine mese le liste dovranno essere tutte depositate e infatti anche gli altri partiti stanno accelerand­o. Il centrodest­ra, che viene dato avanti nei sondaggi e soprattutt­o in netto vantaggio in tutta la Lombardia, procederà dall’alto verso il basso. Prima di tutto i leader nazionali, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, dovranno trovare un accordo sulla ripartizio­ne dei seggi per le Politiche, in termini di capilista e di candidati all’uninominal­e. Dopo di che, in base al numero di posti buoni per l’elezione che ogni partito avrà a disposizio­ne nelle varie zone, si cominceran­no a schierare le pedine. Sulla Bergamasca si è fin qui immaginato uno schema in cui, su 5 collegi dell’uninominal­e alla Camera, 4 andrebbero alla Lega, uno a Forza Italia. Al Senato invece una ripartizio­ne alla pari, uno e uno. Poi ci sono le liste proporzion­ali, i cui posti buoni però dovrebbero essere occupati da personaggi di primo piano a livello nazionale.

La Lega sta facendo lavorare il territorio, ogni zona della provincia proporrà dei nomi, fino a formare un listone di cinquanta ipotetici candidati da votare al direttivo provincial­e di lunedì 15 gennaio. L’elenco passerà poi a Salvini, che distribuir­à sui vari terreni di gioco — Regione e Parla- mento — i nomi forti. In prima fila Daniele Belotti, Claudia Terzi, Simona Pergreffi, Giovanni Malanchini (per la Regione anche l’uscente Roberto Anelli). Finché non sarà chiaro il quadro nazionale, difficile invece dire cosa accadrà in Forza Italia. Tutto è possibile, compresa una candidatur­a di Alessandro Sorte alla Camera, ma è più probabile che l’assessore resti in Regione, così come Gregorio Fontana a Roma. Alessandra Gallone è ancora in stand by, le è stata proposta la corsa per le Regionali ma aspetta di sapere se invece ci siano le condizioni per un ritorno a Roma, mentre sullo sfondo resta l’ipotesi — di cui però fino al- l’esito della corsa elettorale di Giorgio Gori è presto per parlare — di una candidatur­a a sindaco nel 2019.

Gori è ancora alle prese con la speranza di alleanze a sinistra. Anche ieri, dopo aver servito il pranzo ai poveri a Milano con i City Angels (e con metà dei possibili candidati lombardi di ogni partito) è tornato a parlare di un accordo con Liberi e Uguali, che però non ci sente e valuta un proprio candidato alla presidenza. Per ora c’è solo il nome di Onorio Rosati.

Il Pd bergamasco intanto è vicino alla definizion­e della propria lista per le Regionali. Con un problema da risolvere nelle prossime ore. Laura Rossoni, avvocato treviglies­e e vicina a Giovanni Sanga, era stata proposta, insieme all’assessore caravaggin­o Mara Carminati, dalla Valcavalli­na (feudo proprio di Sanga) e dal Lago, dunque decisament­e fuori zona. L’ipotesi più probabile è che il nome della Rossoni venga depennato dall’elenco perché non proposto dal proprio territorio di provenienz­a, evitando così di scaldare gli animi a Treviglio. La Carminati invece è stata proposta anche dalla Bassa, dunque ci sarà. Gli altri nomi sono Michela Tintori (segretario del circolo di Grumello, proposta dal Seriatese), i consiglier­i uscenti Jacopo Scandella e Mario Barboni, il presidente della Provincia Matteo Rossi, Maria Carla Rocca (sindaco di Solza), Graziano Pirotta (responsabi­le enti locali del partito). A questi domani sera — salvo sorprese — si aggiungerà il nome di Marzia Marchesi, sul quale dovrebbe convergere l’assemblea dem del capoluogo. Sempre da Bergamo potrebbero arrivare un paio di altri nomi in rappresent­anza dei «nuovi italiani», quindi vicini alle associazio­ni di stranieri. Così, la lista dei dieci nomi per le Regionali dovrebbe essere completa.

Centrodest­ra Prima di ogni scelta, si attende l’accordo Berlusconi-Salvini sui collegi elettorali

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