I GIALLI IN SOSPESO

Yara Gambirasio, Gianna del Gaudio, Daniela Roveri. Le vittime. Di loro si è parlato e scritto molto, nel 2017. Della tredicenne di Brembate Sopra fin dal 2010, quando è stata uccisa. Se ne continuerà a parlare perché sulle loro storie, almeno dal punto di vista giudiziario, nel 2018 si metterà o si cercherà di mettere un punto. Su quella di Yara perché Massimo Bossetti, in carcere da 1.301 giorni, si troverà davanti alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado della giustizia italiana. I suoi avvocati hanno depositato un ricorso di 600 pagine contro la conferma della condanna all’ergastolo. Su quella di Gianna del Gaudio perché la Procura dovrà prendere una decisione sull’unico indagato, il marito Antonio Tizzani che nega di averle tagliato la gola, in casa. «È stato un uomo incappucciato», aveva detto ai carabinieri, aggiungendo e togliendo poi dettagli più che altro parlando con i giornalisti, perché davanti al pm era rimasto zitto. Lui era in giardino, è la sua versione, mentre uno sconosciuto uccideva sua moglie. Lei stava lavando i piatti, dopo la cena a cui aveva partecipato anche uno dei due figli con la compagna. L’omicidio di Daniela Roveri, invece, è ancora un mistero. Un rebus per la polizia. Così come misteriosa è la scomparsa di Fabrizio Garatti, il «Biscio» di Costa Volpino con un passato di guai e uno strano giro di soldi. Soldi, un debito per droga che, ne sono certi i carabinieri, ha armato chi ha ucciso i due marocchini in riva al Serio, a Bariano.