Corriere della Sera (Bergamo)

«Il rosso è stato un brutto segnale Abbiamo dominato il primo tempo»

Gasperini allontanat­o per proteste: «Una prova di maturità che dà grande morale»

- D.T.

Partendo dalla premessa che «è stata la partita della svolta», mister Gasperini il carico da novanta lo mette più su quanto fatto nella ripresa che nel primo tempo. Belli i primi 45 minuti, neh... ma è nei secondi che si è visto davvero e di più ancora che cos’è la sua Atalanta. «È nella difficoltà che esce il nostro grande cuore», attacca, protestand­o con fermezza sull’espulsione di de Roon che ha portato alla sua. Una causa effetto dell’altra. «Sul rosso a Marten non posso dire cosa ho pensato, non è stato un bell’episodio — le sue parole ai microfoni Sky —. Non va bene. L’espulsione è stato un bruttissim­o segnale e non doveva esserci. Non era un fallo da ammonizion­e (de Roon è stato espulso per doppio giallo, ndr), non c’erano le condizioni per restare in dieci. È stata una situazione che ha rischiato di ribaltare la partita».

Poi si torna a parlare dell’impresa. «È normale che in dieci avremmo sofferto, è una partita spezzata in due: un primo tempo molto molto buono, con due gol, situazioni pericolose e, direi, un buon dominio della gara; nella ripresa c’è stata giustament­e sofferenza, abbiamo preso gol presto, ma in questo momento i ragazzi hanno morale, una fiducia enorme e tanto carattere. Volevano bissare la vittoria con il Napoli contro una grande squadra come la Roma. Per noi è una vittoria straordina­ria».

Si soffre se si è capaci di soffrire. «Sì — ammette l’allenatore dell’Atalanta —, è una prova di maturità, abbiamo affrontato la gara con grande morale e grande fiducia. E a differenza del girone d’andata, in cui incontrava­mo delle grandi squadre ma non riuscivamo a fare risultato, ce l’abbiamo fatta. In questo momento siamo più sereni e più competitiv­i. Sbagliamo meno, difendiamo con lucidità e facciamo anche dei bei gol. In questo percorso ci ha molto aiutato l’Europa League, perché sembrava quasi che l’andamento dello scorso campionato fosse un episodio e che ripeterci quest’anno sarebbe stato impossibil­e. Sarà impossibil­e il quarto posto, ma il sesto e settimo sono fattibili benché vicino a noi ci siano squadre forti. Però la nostra condizione è cresciuta strada facendo e quindi ce la giochiamo sempre, anche su campi difficili».

I compliment­i ai ragazzi sono di rigore con una puntualizz­azione sul vichingone Cornelius, preferito in partenza a Petagnone. «Andreas è un giocatore molto fisico, che con l’interno sinistro ha un ottimo calcio e negli spazi si esalta. Occupano entrambi lo stesso ruolo: Petagna è più tecnico, Cornelius è in ottime condizioni, aveva fatto bene a Napoli ed era giusto riproporlo. Ha avuto qualche difficoltà ad inserirsi, anche per via della lingua, ma sta crescendo. Quanto a Papu, lo conosciamo, mentre Ilicic in questo momento attacca la profondità con convinzion­e e con tecnica. Queste sono le nostre armi principali».

Felice il Papu:«Volevamo recuperare i punti persi in casa contro il Cagliari e sapevamo che questa sera potevamo vincere: abbiamo fatto tutto il possibile per fare bottino pieno. Non era facile giocare in dieci tutto il secondo tempo, contro questa Roma, ma abbiamo tenuto duro. Sapevamo di star bene fisicament­e mentre loro venivano da risultati non positivi. Avevamo grande fiducia ed è andata bene».Intanto il tam tam sull’accoglienz­a all’aeroporto comincia a correre sui social. Gasp, come Giulio Cesare oltre il Rubicone, è atteso in trionfo.

Possibilit­à «Il quarto posto è impossibil­e, ma il sesto e il settimo sono fattibili» Il capitano Volevamo recuperare i punti persi con il Cagliari. Non era facile giocare in dieci nel secondo tempo ma abbiamo tenuto duro. Avevamo fiducia ed è andata bene Alejandro Gomez

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