Città smart, tutte le multe sono pagabili on line
Palafrizzoni, la Madia promuove la rivoluzione digitale. Telelavoro, 360 ore nel 2017
Tutte le multe prese in città, non più solo quelle recapitate a domicilio, si possono pagare on line, sul sito del Comune di Bergamo. La novità è stata annunciata ieri a Palazzo Frizzoni, durante la visita del ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia. Un incontro per parlare anche con i dipendenti comunali di semplificazione e innovazione. E il ministro ha promosso la rivoluzione digitale del Comune di Bergamo, un laboratorio di pratiche innovative nel contesto nazionale. Nel 2017, per esempio, a Palafrizzoni 360 ore, pari a 50 giornate lavorative, sono rientrate in progetti di lavoro agile o telelavoro.
Per spiegare il senso del suo incontro a Bergamo, in Comune, il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia prende spunto dal rugby. «Il nome di questo giro per i Comuni — dice — si chiama #TerzoTempo, perché nel rugby il terzo tempo è quello dell’incontro tra le squadre. Mi auguro che anche durante la prossima legislatura proseguano gli incontri di lavoro con l’ente locale, che è il primo termometro del rapporto tra cittadino e istituzioni. Solo attraverso questa collaborazione istituzionale possiamo migliorare la qualità di vita dei cittadini grazie alle innovazioni normative che abbiamo introdotto nell’ordinamento con la riforma della pubblica amministrazione». Il ministro parla di semplificazione e innovazione con i dipendenti di Palazzo Frizzoni. Poi con il sindaco Giorgio Gori, il vicesindaco Sergio Gandi e l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni, parla del Comune di Bergamo come di un laboratorio di pratiche innovative nel contesto nazionale. «Abbiamo cercato di avvicinare la distanza tra le aspettative dei cittadini e i risultati — dice Gori —. Siamo grati al ministro che ha riconosciuto al Comune di Bergamo la capacità di innovazione su alcuni temi, dallo smart working al wi-fi, dalla digitalizzazione all’agenda digitale».
Nel 2010, c’erano soltanto 41 utenti telematici che usavamo gli strumenti informatici per trasmettere documenti al Comune di Bergamo, come per esempio la Segnalazione certificata di inizio attività (e c’erano oltre 34 mila utenti fisici agli sportelli). Nel 2016, gli utenti telematici sono diventati 10.298 (mentre quelli agli sportelli sono scesi a poco più di 15 mila). La giunta fa anche notare che c’è stata un’«accelerazione notevole» da giugno 2014, quando si è insediata l’attuale amministrazione: allora gli utenti telematici registrati erano 5.019. «Ci sono due fotografie della saletta del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive. Prima — dice Angeloni — le code arrivavano fino a metà del terzo piano, ora non c’è più nessuno».
I dati raccolti a fine 2016 spiegano pure che oltre l’80% delle pratiche del commercio e più del 75% di quelle dell’ecologia vengono sbrigate digitalmente. E gli utenti possono risparmiare tempo. Dal 1° gennaio di quest’anno, poi, tutte le multe date nel Comune di Bergamo si possono pagare sul sito di Palazzo Frizzoni (prima soltanto alcune sanzioni potevano essere pagate on line). Una prima sperimentazione, attuata a febbraio dell’anno scorso, permetteva di pagare solo i verbali recapitati a domicilio. «Adesso — spiega Angeloni — si potranno pagare sul web anche gli avvisi che vengono lasciati sul parabrezza dagli agenti della polizia locale, così ci si potrà avvalere degli sconti previsti nei primi giorni dalla sanzione».
«Bergamo — dice la Madia — è avanti anche per quanto riguarda il lavoro agile». Cioè lo smart working, quello che consente ai dipendenti di svolgere una parte del lavoro in azienda e un’altra parte a casa. «Nel 2017 — spiega Gandi —, 360 ore, pari a 50 giornate lavorative, sono rientrate in progetti di lavoro agile o telelavoro». Una trentina i lavoratori coinvolti.