Metti una mattina al Filodrammatici
La coppia Porroni-Prandina apre I concerti della domenica con un Viaggio nell’Est
Non è certo nuovo il tema del «viaggio in musica», ma Roberto Porroni nel porlo a tema dei dieci «Concerti della domenica» che per la 28esima volta organizza al Filodrammatici sa intuire traiettorie non scontate e interessanti. Originalità e curiosità sono le caratteristiche della rassegna, cui si aggiunge un’altra particolarità che fa da cornice ma è tutt’altro che accessoria: al termine dell’esibizione gli artisti si fermano per bere un aperitivo e chiacchierare con il pubblico. Il primo viaggio, domani, porta verso l’Est europeo (via Filodrammatici 1, ore 11, € 15, abbonamento € 110) e vede protagonista lo stesso Porroni, chitarrista di vaglia che accompagna l’arpista scaligera Luisa Prandina tra le «Danze rumene» di Bartok, Stravinskij e sei pittoreschi brani di Shostakovich, come il secondo Valzer Jazz e la Danza spagnola.
Settimana prossima si attraversa l’Atlantico e si atterra in Argentina: il violoncellista e compositore Jorge Bosso presenta con l’ensemble cui ha dato il proprio nome la sua ultima creazione, «Tango at an Exhibition». Sarà una camminata sulla banchina del porto di Santa Maria di Buenos Aires, dove il tango è nato e da cui Bosso, partendo da Piazzolla, ne offre la sua rivisitazione. Il 28 il viaggio porterà nella Parigi tra Otto e Novecento evocandola da una prospettiva eccentrica: non attraverso le sfumature di Debussy o i colori di Ravel, bensì nelle personalissime visioni di Erik Satie, spirito anti accademico qui cantato dal soprano Anais Mahikian e raccontato da Enrico Beruschi, con Carlo Balzaretti al pianoforte. Il 4 febbraio si va in Armenia con un trio guidato da Ani Martirosyan, talentuosa pianista di Yerevan che dialoga col violino di Francesca Bonaita e il violoncello scaligero di Sandro Laffranchini sulle note di Komitas, Kahaciaturian e Babagianian. Immancabile la musica irlandese col Birkin Tree (l’11), poi la Spagna, un originale «Händel in Jazz» ideato dal gruppo «Baroque and Blue» e due appuntamenti con le colonne sonore di Rota e Morricone antologizzate dall’Ensemble Duomo.