Teatro dialettale: la suocera di Danelli apre la rassegna
LA RASSEGNA
Indovina chi viene a cena? La suocera. Se la sorpresa non dovesse essere tra quelle dolci, ma amara e durare non il tempo di una serata, bensì tutti i giorni, la situazione potrebbe diventare spinosa. Se ne vedranno e sentiranno delle belle oggi, alle 15.30, con «Che spirito, mia suocera!».
Commedia brillante in tre atti, di e con Simona Ronchi della Compagnia stabile di prosa Carlo Bonfanti di Treviglio, apre la rassegna di teatro dialettale al Sociale. Promossa da Fondazione Teatro Donizetti, Ducato di Piazza Pontida, con il patrocinio del Comune e della Provincia, «Bergamo va a teatro» presenta in cartellone tre titoli per promuovere il vernacolo e le tradizioni locali, da diffondere soprattutto tra i giovani.
Gli organizzatori assicurano due ore di sano divertino mento in bergamasco a costi accessibili: i biglietti vanno da 10 euro per platea e prima fila di palchi, a 8 euro per la seconda e terza fila, mentre l’abbonamento alle tre commedie, da 25 a 20 euro. Singoli biglietti e abbonamento sono acquistabili alla biglietteria della Fondazione teatro Donizetti in Porta Nuova, nella sede del Ducato in piazza Pontida o al Sociale il giorno stesso dello spettacolo, a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio. Per informazioni chiamare il 349.4756326.
La rassegna si apre con la commedia di Ronchi che racconta la storia dei coniugi Ortensia, interpretata dall’autrice stessa, e Piero Comotti, rappresentato da Walter Danelli. Moglie e marito sono in attesa del ritorno della madre di lei, Palmira, portata in scena da Rita Gennaro, da un anproprie allontanatasi da casa loro. Se la figlia è desiderosa di riavvicinarsi alla mamma, il genero, stremato dall’assurda situazione, prova un sentimento opposto e cerca di addolcirsi la serata con la complicità dell’amico Carlo. Tra ironiche vicissitudini, Ortensia diventa quasi una criminale, disposta a tutto pur di rivedere la madre. I prossimi appuntamenti saranno domenica 11 febbraio con il Teatro Stabile del Gioppino di Zanica e il musical in bergamasco, «La càrica di Méla e Ü» di Fabrizio Dettamanti, per chiudere il 4 marzo con la Compagnia Teatrale Franco Barcella di San Paolo d’Argon e l’esilarante «Sarto per Signora», tradotta dal francese al bergamasco senza nulla togliere al capolavoro di Feydeau.