La battaglia sui tigli «Non abbatteteli» La giunta tira dritto
L’abbattimento dei tigli di viale Montecatini divide Romano. Il taglio dei 110 alberi previsto nella riqualificazione della strada ha sollevato l’opinione pubblica con la nascita di un comitato per una raccolta firme che ha sfiorato quota 2.500 (1.800 la petizione on line, 650 quelle su carta in città). Tra i motivi dell’abbattimento la salute precaria delle piante. La tesi però non ha convinto il comitato, che ha chiesto se fosse stata eseguita una perizia da parte di un agronomo, scoprendo che il Comune l’ha commissionata solo in concomitanza alla richiesta. Il comitato ha poi indetto una assemblea pubblica per discuterne con gli amministratori. L’incontro però si è tenuto il 20 dicembre, quando il Comune aveva già assegnato l’incarico per il taglio (previsto a marzo). «Porteremo le firme in municipio — spiega il comitato —, non è troppo tardi per salvare i tigli, hanno 80 anni di storia e non sono nelle condizioni descritte dal Comune». La giunta però non intende fare passi indietro. «Non siamo certo contenti dell’abbattimento — precisa il sindaco Sebastian Nicoli — ma è necessario per riqualificare una via che altrimenti è a forte rischio degrado. Saranno tagliati 110 tigli ma ripianteremo ai lati della strada 60 carpini. Inoltre sarà rifatta l’illuminazione e creata una pista ciclabile, oltre a parcheggi a spina di pesce. A breve saranno piantate 100 essenze in piazza don Sandro e nel Pgt abbiamo previsto un bosco urbano con settemila alberi».
Le firme Il comitato in città e sul web ne ha raccolte 2.500 contro i tagli