Corriere della Sera (Bergamo)

«Ora Sofia può sognare le Olimpiadi»

Dopo il trionfo delle azzurre nella gara di Coppa del Mondo Livio Magoni: «Alle Olimpiadi Goggia e Fanchini da medaglia»

- Donatella Tiraboschi

Dopo lo storico podio di domenica nella discesa di Coppa del Mondo, Livio Magoni vede già Sofia Goggia (foto) e Nadia Fanchini alle Olimpiadi: «Possono, anzi devono vincere tre medaglie. In Austria hanno fatto cose strepitose, senza paura nelle condizioni più difficili».

Livio Magoni, domenica in Austria Sofia Goggia, Nadia Fanchini e Federica Brignone hanno fatto un’impresona.

«Altroché! Le altre andavano in giro per la pista. Le nostre sono state perfette. Su una pista difficile che conosco molto bene. Ci avevo vinto con Tina Maze. Visibilità piatta, non si vede quasi nulla».

Quindi è un podio che vale il doppio.

«La Sofi ha fatto una cosa strepitosa, era impression­ante su ogni curva. Ha sciato da maschio. Ha tenuto giù l’accelerato­re, rischiando il tutto per tutto su ogni passaggio. Ha sempre cercato la velocità su tutto il tracciato, compreso il “traversone” che noi tecnici conosciamo bene. Anche nelle ultime tre gobbe. In tv non si capisce, ma dietro non si sa che cosa ti aspetta, e anche lì non ha mollato un centimetro».

Su quelle gobbe ti manca la neve sotto gli sci.

«Esatto, non sai che cosa ti può arrivare. Ma lei ha fatto una roba da paura, senza aver paura. La conosco da quando era cucciola, l’ho vista crescere, ma credo che domenica abbia compiuto la discesa più bella della sua vita».

La Brignone?

«Dopo il gigante di Lienz, l’ho vista caricata a pallettoni. Quando di “testa” è a posto, non ce n’è per nessuno. Fa paura su tutte le piste e in tutte le discipline. L’ho sempre detto: puoi fare punti in tutte le specialità. È una da Coppa generale. Lei e la Sofi sono le vere antagonist­e della Shiffrin».

Arrivano in Corea pronte a far sfracelli, insomma.

«La Sofi e la Fede possono, anzi devono, andare a vincere tre medaglie, Discesa, Superg e Gigante. Se fanno le cose giuste sono sei medaglie già in cassaforte. Arrivano cariche, in forma e con un team che le segue benissimo. L’unica variabile che potrà, forse, giocare contro Fede è la pista di discesa, che non è troppo tecnica. Quella del gigante è molto bella e molto tecnica. Poi è ghiacciati­ssima, un campo da hockey in pendenza».

La Fanchini?

«Una sorpresa, com’è nel suo stile. Ci si aspettava che andasse bene, ma non così. Veniva da un gran risultato, sapeva che la pista era perfetta per lei, che dà il massimo quando le condizioni sono pessime: nebbia e pista brutta. Quando le altre frenano, lei ingrana la sesta. Rischiare fa la differenza e lei lo sa fare».

Anche Livio Magoni va alle Olimpiadi per vincere una medaglia con Petra Vlhova.

«Non ci nascondiam­o. Una medaglia di Petra, per la sua Slovacchia, significhe­rebbe scrivere la storia. Non l’ha fatto mai nessuno. Andiamo in Corea come uno sci club di 4 persone. Non abbiamo dietro nessuno, non una Federazion­e. Siamo solo noi. Dobbiamo cercare di tenere i nervi saldi, tutta la nazione la sta pressando. Per lei è la seconda Olimpiade: nella prima ha partecipat­o, nella seconda si va per andare a medaglia».

La discesa Sofi è stata strepitosa ha rischiato il tutto per tutto in ogni passaggio Livio Magoni

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 ??  ?? La festa Federica Brignone, Sofia Goggia e Nadia Fanchini poco dopo avere conquistat­o i primi tre posti domenica nella discesa a Bad Kleinkirch­heim
La festa Federica Brignone, Sofia Goggia e Nadia Fanchini poco dopo avere conquistat­o i primi tre posti domenica nella discesa a Bad Kleinkirch­heim

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