Bagagli, i passeggeri si adeguano
Ryanair rivoluziona l’imbarco del bagaglio a mano e i passeggeri si adeguano senza troppe critiche. Trolley e zaini che prima trovano posto in cabina, ora vengono etichettati e messi nella stiva, gratuitamente. A bordo si possono portare solo piccole borse, a meno che non si paghino 5 euro per la priorità o pacchetti da 30 a 60 euro. C’è chi ha pagato il supplemento perché si sente più sicuro con il bagaglio vicino, chi vede nella novità un modo per snellire i tempi, chi resta indifferente perché l’importante è che il trolley sia al sicuro. Fuori dal coro un’avvocatessa, che ha bisogno di tenere i fascicoli con sé per studiarli: «Dovrò pagare di più».
Aeroporto di Orio al Serio, ore 16. Passeggeri frettolosi, biglietti svolazzanti, buste a parte per i liquidi e, da ieri, un’etichetta gialla applicata sugli ex bagagli a mano che ora finiscono in stiva. La «rivoluzione» Ryanair sembra accolta senza grosse polemiche, almeno dai passeggeri di ieri a Orio. Secondo il nuovo regolamento, i viaggiatori Ryanair che non acquistano la priorità non possono più portare il bagaglio a mano con sé in cabina, ma solo borse al massimo di 35 per 20 per 20 centimetri, mentre trolley piccoli o zaini vengono etichettati prima dei controlli sicurezza e imbarcati in stiva gratuitamente. Per tenerli in cabina, si deve acquistare la priorità (pagando in aggiunta 5 euro per il bagaglio) o dei «pacchetti» da 30 a 60 euro in base al numero e al peso dei bagagli.
«Non sapevo di questa disposizione — dice Danilo D’Arpino, 18 anni, ballerino napoletano in viaggio per lavoro —. Qui comunque hanno messo un’etichetta e hanno detto che il bagaglio andrà in stiva senza problemi». Dopo di lui c’è una donna con una bambina in braccio e un’altra per mano. Trascina un borsone. «Chi accompagna bambini ha ancora diritto a portare in cabina un’ulteriore borsa da massimo 5 chili — spiega —. Tutti peluche», puntualizza sorridendo.
Non molto distanti ci sono due amiche, Jessica, 32 anni, e Valeria, 44. «Abbiamo saputo delle nuove disposizioni tramite Facebook — dicono —. Avendo scelto la priorità per questioni di tempo, preferiamo pagare i 5 euro in più e portarcelo dietro. Ci sentiamo più sicure».
«Caricarlo in stiva sembra più comodo», è l’opinione di Rino, che viaggia con una comitiva di 20 persone, dai 30 a 60 anni, di ritorno da Cracovia per un pellegrinaggio. «All’andata l’aereo era pieno e i bagagli a mano sono finiti in stiva ugualmente. Almeno così, con il nuovo regolamento, si snelliscono i tempi». «Per me è un fastidio — afferma invece Stefania, 44 anni, avvocato —. Viaggio per lavoro e ho spesso bisogno di tenere con me i fascicoli delle udienze, ma ora devo pagare in più. Anche imbarcarlo gratuitamente è una perdita di tempo, per il ritiro alla discesa dall’aereo. Se porto un bagaglio leggero è proprio per evitare la scocciatura della valigia. Così si perde il senso». Conciliante il compagno Lorenzo: «È appena iniziata. Vediamo come la gestiscono».
Così è una perdita di tempo. Viaggio per lavoro e ho bisogno di tenere con me i documenti delle udienze da leggere, ora dovrò pagare di più Stefania Avvocato di Catania