Verso i 13 milioni Volano le merci
Occupato in media l’89% dei posti. E Amazon fa crescere i cargo.
Il passeggero numero 12 milioni era stato celebrato il 21 dicembre: una studentessa di Carnate che stava partendo con il fidanzato per Lisbona. Decollata la coppia, con targa e viaggio premio, l’aeroporto di Orio ha ripreso a macinare attività, e negli ultimi dieci giorni dell’anno è riuscito a fare spazio a ulteriori 330 mila passeggeri. Ed è per la precisione di 12.336.137, record assoluto, il totale dei viaggiatori transitati lo scorso anno dal «Caravaggio»: cifra che rappresenta il sedicesimo anno consecutivo di crescita ed è di 1.176.506 viaggiatori superiore all’anno prima. Non sarà l’ultimo anno di sviluppo, visto che la società di gestione Sacbo punta a quota 13 milioni al termine del 2018, con 10 milioni e mezzo solo fra chi salirà su mezzi di Ryanair. Dopo di che, hanno ammesso, «alla lunga qualche rallentamento ci sarà». I ricavi dall’aumento del numero dei passeggeri serviranno a compensare una delle maggiori somme in uscita per il 2018 di Sacbo. Nel bilancio di previsione approvato a fine anno è compreso l’aumento del canone di gestione aeroportuale da pagare all’Enac. Già scattato a luglio con l’esborso di 3,9 milioni di euro, peserà per 8 milioni in totale sui bilanci di quest’anno.
«Il trend positivo del movimento passeggeri — spiega Sacbo - è stato sostenuto dall’intero network dei collegamenti, accomunati dal miglioramento del load factor». Cioè il fattore di carico, percentuale di posti occupati, che per Ryanair ha raggiunto una media dell’89%, superando il 94% nei mesi estivi. Numero decisivo, visto che l’82% degli aerei di Orio ha l’arpa celtica dipinta sulla coda. Ma è al 94% anche WizzAir, che rappresenta il 9% del traffico dello scalo. Alcuni dei principali dati di crescita hanno riguardato i voli per le destinazioni extra-Ue, in particolare Mosca, Tel Aviv e Istanbul. Il boom degli acquisti su Internet, Amazon in testa, ha contribuito a far crescere anche le merci, di cui da Orio sono arrivate o partite quasi 126mila tonnellate, + 6.95% rispetto al 2016. «Un consuntivo — continua Sacbo — che conferma il consolidamento del settore legato all’attività dei vettori courier, spinto dalla crescita dell’e-commerce, grazie a cui è stato possibile registrare un andamento costantemente positivo nel corso dell’anno, e sempre strategico per il settore produttivo territoriale».