Discarica e autostrada Le promesse mirabolanti
Stop alla discarica Vailata, ripensare la Bergamo-Treviglio e un tavolo con i pendolari per modernizzare il trasporto ferroviario. Sono le promesse di Giorgio Gori ( foto) nella sua tappa elettorale a Treviglio.
Stop alla discarica Vailata, ripensare la Bergamo-Treviglio e un tavolo con tutti i pendolari per modernizzare il trasporto ferroviario. Domenica la giornata trevigliese di Giorgio Gori ( foto) è iniziata nell’azienda agricola biologica Carioli che coltiva piccoli frutti ricavando l’energia dai panelli solari sui tetti delle serre. Dopo una visita a Lurano al villaggio solidale in costruzione per i ragazzi in affido e il ritorno a Treviglio alla Casa delle donne, associazione impegnata contro il maltrattamento di genere, il tour è terminato al teatro Tnt con un bagno di folla. Davanti a 400 persone Gori ha preso posizione su alcune questioni aperte di Treviglio. «Non sono contrario alle discariche di amianto — spiega —, ma farne una a 600 metri dal centro abitato non mi pare opportuno. Se diverrò governatore della Lombardia la bloccherò». Altro problema toccato è quello dei pendolari. «Sono state fatte le autostrade — dice —, ma adesso occorre rivedere la rete su ferro. In questo ambito Treviglio è un grande nodo e questo ha dei vantaggi e degli svantaggi. Qualche mese fa avevo reagito su una decisione presa dalla Regione solo per motivi elettorali concedendo alcune fermate in più alla Stazione Ovest. Non sono contrario alle fermate a Treviglio ma occorre un ragionamento complessivo». Per finire Gori ha affrontato il tema della Bergamo-Treviglio. «È importante ridurre i tempi di percorrenza tra le due città — spiega —, ma il progetto deciso fin qui è passato sulla testa delle comunità. Un tracciato che spacca in due l’azienda agricola di Castel Cerreto non può andare bene, occorre minimizzare l’impatto ambientale».