Corriere della Sera (Bergamo)

Parlamenta­rie, l’assalto dei grillini

Le polemiche per le accuse di un ex e i timori sulle scelte

- di Silvia Seminati

Una ventina di nomi per la Camera. Quasi il triplo per il Senato. Anche gli attivisti bergamasch­i del Movimento 5 Stelle stanno votando on line — sulla piattaform­a Rousseau — per la scelta dei loro candidati al Parlamento. Le votazioni andranno avanti anche oggi. Qualche candidato ha lanciato appelli sul web, per raccoglier­e consensi. Qualcun altro, invece, non ha voluto esporsi troppo. Ma ci ha pensato un ex grillino a fare qualche nome e far arrabbiare tutti. «Chi non fa più parte del Movimento come fa a conoscere i nomi degli autocandid­ati?». Il dubbio circola tra gli attivisti, che temono gli «infiltrati».

Una ventina di persone in corsa per la Camera. Quasi il triplo per il Senato. Da ieri anche gli attivisti bergamasch­i del Movimento 5 Stelle stanno votando on line — sulla piattaform­a Rousseau — per la scelta dei loro candidati al Parlamento. Andranno avanti anche oggi e, come spiega il sito di Beppe Grillo, se si creasse l’effetto di coda virtuale ai seggi, per la grande partecipaz­ione, si potrà continuare a votare anche domani. «Mentre tutti i partiti decidono nelle segrete stanze chi mettere nelle liste bloccate, noi — dice il blog del Movimento — utilizziam­o un metodo democratic­o e all’avanguardi­a: la votazione online». Ogni iscritto può esprimere tre preferenze per i candidati nel proprio collegio alla Camera e altre tre per quelli al Senato. Qualcuno ieri non è riuscito a votare: «Troppo lento l’accesso a Rousseau». Qualcun altro ce l’ha fatta dopo ore davanti al pc: «Sono riuscito a esprimere un solo voto in due ore». Colpa dei troppi utenti.

Qualche candidato ha lanciato appelli sul web. Come Antonio Fenio, che nel 2014 si era candidato sindaco a Ghisalba e ora vuole candidarsi al Senato: «Non so se io riuscirò a farcela, quello che so è che ogni giorno faccio qualcosa per questo Movimento senza chiedere nulla in cambio e nei prossimi giorni al di là del risultato continuerò nella campagna elettorale». Così ha fatto anche Giovanni Agostino Castelli, pure lui in corsa per Palazzo Madama: «Se qualcuno volesse votarmi, rammento che mi spenderò sempre per riuscire a salvare questa Italia malata con onestà e correttezz­a». Il più noto in corsa è il bresciano Vito Crimi, portavoce uscente al Senato. Pure lui ha pubblicato un video per spiegare che si rimette in gioco, «per continuare il lavoro fatto in questa legislatur­a». Qualcun altro, invece, non ha voluto esporsi troppo: «Troppo presto per rivelare chi si è candidato». Ma ci ha pensato un ex grillino, Alessandro Quarenghi, a fare qualche nome. Su Facebook (dove non risparmia parole pesanti ai vecchi «colleghi» del Movimento), cita per esempio alcuni candidati al Senato, come Marta Cicolari, Alessandro Pagano, Alessandro Pecis Cavagna, Jacopo Gnocchi e Salvatore Tocco. Parole che fanno arrabbiare gli attivisti: «Come fa Quarenghi a conoscere i nomi dei candidati? Pur essendo uscito dal Movimento sbattendo la porta, accede ancora a Rousseau?». È questo uno dei dubbi che circola tra i grillini, cioè la paura che ci siano «infiltrati», abilitati al voto. Gli attivisti storici, quelli che non hanno mai abbandonat­o il Movimento, sperano che le votazioni on line riescano a premiare chi si è sempre impegnato e non chi è arrivato nelle ultime settimane per provare a guadagnars­i un posto in Parlamento. Dubbi che saranno sciolti nei prossimi giorni, quando ci sarà l’elenco dei più votati, che diventeran­no i candidati.

Gli autocandid­ati I più votati potranno correre per tentare di avere un posto in Parlamento

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Davide Casaleggio e Luigi Di Maio
 ??  ?? Verso le elezioni Al centro, Beppe Grillo. A destra, Vito Crimi, ancora in corsa per il Senato
Verso le elezioni Al centro, Beppe Grillo. A destra, Vito Crimi, ancora in corsa per il Senato

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