Liste per Roma Tensione nel Pd
In attesa di indicazioni da Roma la tensione sale sulle liste del Pd.
Il Partito democratico bergamasco chiude la pratica delle Regionali, la lista è pronta, ma la testa è tutta sulle Politiche. Si aspettano indicazioni da Roma, che non arrivano, e il nervosismo sale. Intanto, la direzione provinciale di lunedì ha almeno potuto mettere un punto sulle Regionali. I dieci nomi in lizza sono quelli di Jacopo Scandella (capolista), Mara Carminati, Mario Barboni, Genny Grazioli, Graziano Pirotta, Marzia Marchesi, Matteo Rossi, Maria Carla Rocca, Giovanni Testa e Michela Tintori. Ieri molti dei candidati, ad esempio Barboni, Rossi, la Rocca, hanno sfoderato foto ufficiali da campagna elettorale sui social per annunciare la discesa in campo. E Giorgio Gori si è mostrato ottimista: «Credo che questa volta la vittoria sia possibile — ha detto, ospite su La7 — anche senza l’appoggio dei dirigenti di LeU». Il numero di posti in Consiglio regionale per i candidati bergamaschi dipenderà dal risultato della coalizione e del Pd, tenendo conto che nel 2013 furono due gli eletti: è prevedibile una battaglia piuttosto serrata, le preferenze vanno guadagnate sui territori ma anche all’interno delle logiche di corrente. Con possibili alleanze più o meno esplicite: non è un segreto che — da quest’anno c’è la doppia preferenza con alternanza di genere — in città una parte del partito sia orientata a sostenere la Marchesi e Scandella. La partita è aperta, mentre il 3 febbraio sarà praticamente chiusa quella per le Politiche. Realisticamente il Pd bergamasco sul territorio (discorso a parte per big come Maurizio Martina e Valeria Fedeli, che potrebbero essere candidati altrove) può puntare a due eletti alla Camera e uno al Senato. Il timore di molti nel partito è che da Roma venga posizionato come capolista alla Camera un paracadutato. A quel punto il posto buono per l’elezione sarebbe solo uno, a meno che poi il capolista non venga eletto anche altrove e scelga l’altro collegio per l’ele-zione. Calcoli complicati che stanno preoccupando i quattro deputati uscenti (Antonio Misiani, Giovanni Sanga, Elena Carnevali e Beppe Guerini) ma anche chi, come il segretario Gabriele Riva, attende di capire se si possano aprire spazi per andare a Roma. Mentre si fanno strada anche ipotesi diverse, come quella di Alberto Colombelli, renziano della prima ora che potrebbe contare sull’appoggio di Debora Serracchiani per un inserimento nelle liste.