Spaccata con l’auto Ma bottino scarso per il commando
Sembravano un commando organizzato: hanno utilizzato anche un’auto per sbarrare la strada, durante la spaccata all’Ottica Casazza. Ma i ladri si sono accorti che i gioielli (il punto vendita è misto) a cui puntavano valevano poco.
Può un commando organizzato quasi in maniera militare scegliere l’obiettivo sbagliato? A Casazza, l’altra notte, una banda formata da almeno sei uomini ha messo a ferro e fuoco mezzo paese per poi fuggire con un bottino di certo non all’altezza dell’assalto: qualche anello da 300 euro e qualche catenina d’argento laccato d’oro.
Nel mirino è finita l’Ottica Casazza, dal 2015 nei locali in via Nazionale 77, ma è da 17 anni che il titolare Ottavio Segantin la gestisce «e mai ci era capitata una cosa del genere, nemmeno un furto», dice. I ladri sono entrati in azione alle 3. Prima avevano rubato un furgone Fiat Scudo dal supermercato vicino e una Peugeot in paese, entrambi usati per bloccare via Suardi, da dove sapevano che sarebbero arrivati i carabinieri. Il furgone è servito anche per sfondare la vetrina e permettere ai banditi, tutti incappucciati con passamontagna neri e con guanti alle mani, di lanciarsi nel negozio. Sono stati rapidissimi perché da quando l’allarme ha iniziato a suonare a quando si sono dileguati sono passati solo due minuti. Le telecamere del negozio hanno ripreso la scena. «Impugnavano mazze e martelli per frantumare le vetrinette — racconta Segantin —. Oltre agli occhiali abbiamo articoli da regalo, oggetti in oro e in argento relativamente di valore». Si sono lanciati su quelli forse pensando di mettere le mani su un tesoro. «Nei filmati si vede chiaramente che spaccano, afferrano gli oggetti, li guardano e poi li abbandonano» prosegue Segantin. Alla fine, è stato più il danno. «A una prima stima direi che siamo intorno ai 20 mila euro — conclude il titolare —, hanno devastato tutto l’arredamento, le vetrine, la scala anche quella in vetro». Già ieri, a tempo di record, il negozio ha riaperto.