Il buffo della Classica Il duo Per il Frankfurter Allgemeine «sono i fratelli Marx della musica comica»
Da Mozart a Bach, capolavori letti in chiave comica «Certe opere sembrano scritte apposta per far ridere»
Le composizioni di Beethoven, Bach e Mozart come non sono mai state eseguite, cioè in chiave comica. La Microband aprirà la rassegna «Stasera teatro!», sabato, al Rubini di Romano (alle 21, ingresso 7 euro, ridotto 5). Lo spettacolo si chiama «Classica for dummies» ovvero per scriteriati. I due suonatori attori, Luca Domenicali e Danilo Maggio, con base a Bologna, giocano sul contrasto tra i loro gesti e azioni e la percezione comune della musica classica come noiosa e impegnata, di conseguenza del suo esecutore come un personaggio serio e rigoroso. Il duo, che da anni calca i più importanti palcoscenici del mondo, suona in un modo che non è mai ortodosso, spesso a quattro mani, chitarre, violini, mandolini, quattro flauti contemporaneamente, perfino le custodie. Gli strumenti sono confusi, mescolati, spesso modificati «geneticamente», talvolta sezionati, come mai potrebbe fare un vero musicista classico. Capostipiti del genere, affini solo alla Banda Osiris, i due artisti hanno iniziato a prendere confidenza con gli spartiti da bambini.
Nei primi anni ‘80 è iniziata la loro carriera, senza mai seguire, però, una lezione in Conservatorio, né in un’accademia di recitazione. «Note e comicità nascono in noi spontaneamente proprio perché siamo autodidatti e ci dedichiamo a tutti gli strumenti, dunque siamo più eclettici e meno chiusi di chi si concentra su uno solo perfezionandosi per tutta la vita — spiega Domenicali —. E poi certi brani hanno un enorme potenziale. Pensiamo alla Quinta sinfonia di Beethoven con quell’attacco così drammatico, se la proponi con una certa attitudine e in una particolare situazione non può che far sorridere». Altri autori interpretati in modo esilarante dalla Microband sono Chopin, Brahms, Paganini, Rossini, Handel e Ravel. «Ma non manca la lirica con i passaggi dell’Aida di Verdi e della Carmen di Bizet, altro che opere da bacchettoni, sembrano scritte apposta per noi — aggiunge l’artista —. Unica eccezione, il sirtaki greco».
Le pagine più belle di tutti i tempi sono rilette per scandalizzare, ma anche per affascinare il pubblico. E gli appassionati della classica gradiscono tanto che il quotidiano tedesco «Frankfurter Allgemeine» ha soprannominato la coppia I fratelli Marx della musica comica, mentre a invitarli sono rassegne di musica barocca, come le Musik Festspiele di Arolsen, il Festival di Edimburgo dopo aver vinto il primo premio al festival internazionale di Lipsia. «I musicisti classici sono il nostro pubblico preferito, direi perfetto, hanno orecchie allenate per comprendere quanto certe composizioni possano essere frizzanti e divertenti, grazie alla rivoluzionaria rilettura che noi offriamo», conclude il polistrumentista.