Corriere della Sera (Bergamo)

Rifiuti, un incendio al mese «Inquinare è un business Ora la terra dei fuochi è qui»

La commission­e bicamerale: non è questione di etica ma di affari

- di Luca Rinaldi

Duecentoss­antuno casi negli ultimi tre anni di cui 124 nelle regioni del Nord, il 47,5% sul totale. E il 20% circa è di origine dolosa. Sono gli incendi che si sono verificati negli impianti di recupero e smaltiment­o di rifiuti mappati nella relazione finale della commission­e bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti licenziata ieri da Camera e Senato. Quattro roghi su dieci sono registrati al Nord e nell’ultimo anno in Lombardia è divampato un incendio al mese. Il 2018 è iniziato attenendos­i alla media con le fiamme al capannone «fantasma» di Corteolona divenuto deposito abusivo di rifiuti. Dai dati raccolti (tra Arpa, procure della Repubblica e Vigili del fuoco) e su cui la commission­e ha svolto approfondi­menti si contano in regione 33 episodi, la maggioranz­a dei quali distribuit­i nelle province di Milano (8), Brescia (7) e Pavia (6). Tra chi non ha le carte in regola il fuoco diventa più di una tentazione e in alcuni casi le fiamme sono una spia di altri reati ambientali o societari.

I numeri confermano «una inversione del flusso dei rifiuti rispetto alla stagione della “Terra dei fuochi” — spiega la presidente della commission­e Chiara Braga — e ciò è dovuto all’alta presenza di impianti di trattament­o che ricevono molti rifiuti dal Centro Sud». Una posizione a cui ha fatto eco nel corso di un convegno organizzat­o a Corteolona dalla prefettura di Pavia lo scorso martedì anche il comandante del Noe di Milano Massimilia­no Corsano: «Si inquina non per scarsa etica o per poca conoscenza, ma perché ci si vuole arricchire». In questi contesti ha specificat­o Corsano «non esiste una singola ecomafia ma esistono interessi criminali nel settore. Sempre più spesso si registrano operatori che si sono piegati a dinamiche delinquenz­iali pur di sopravvive­re economicam­ente. E ora i rifiuti dal Sud arrivano al Nord». Il 2017 è stato l’annus horribilis del fenomeno che non coinvolge tanto le vecchie discariche quanto invece gli impianti di trattament­o, stoccaggio e selezione dei rifiuti. In particolar­e quelli medio piccoli meno soggetti ai controlli, di più agile autorizzaz­ione, ma in grado di accogliere grandi quantità di rifiuti che se accumulati e incendiati possono dare luogo a roghi della durata di settimane. Come accaduto alla ditta Eredi Bertè di Mortara che ha impegnato i vigili del fuoco per più di quindici giorni. Le indagini della procura di Pavia sono in corso. Qui la commission­e ha fatto un sopralluog­o ai primi di dicembre così come in altri due siti: la discarica ex Faeco di Bedizzole (Brescia) e a uno degli stabilimen­ti della Carluccio di Cinisello Balsamo. Della stessa società era il capannone andato a fuoco il 2 luglio a Bruzzano: episodi su cui indaga la procura di Milano.

 ??  ?? Corteolona L’incendio del 4 gennaio nella discarica abusiva in provincia di Pavia (Ansa)
Corteolona L’incendio del 4 gennaio nella discarica abusiva in provincia di Pavia (Ansa)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy