Lady Gaga: «Stasera chiamatemi Joanne»
La stella newyorchese del pop si esibisce al Forum. Al centro del concerto (sold out) il nuovo disco
Lo scorso settembre ha annullato tutti i suoi impegni a causa di una fibromialgia che l’ha costretta al ricovero in ospedale in preda a fortissimi dolori. Ma ora Lady Gaga è di nuovo in forma e approderà al Forum di Assago stasera. Concerto sold out per miss Stefani Joanne Angelina Germanotta, che proporrà i suoi grandi successi, da «Just Dance» a «Poker Face» a «Paparazzi». Oltre ai brani dell’ultimo disco «Joanne»: un album autobiografico, che negli Usa ha conquistato la vetta della classifica Billboard 200.
Non è che uno dei tanti traguardi raggiunti dalla popstar newyorchese, che dall’inizio della sua carriera, più di 15 anni fa, si è accaparrata ben sei Grammy, tre Brit Awards e numerosi altri premi. Conquiste trasformate anche in attività filantropiche: impegnata nelle lotte per i diritti dei gay e della comunità LGBT - attività che l’ha resa un’icona in quel mondo -, la 31enne è nota per la Born This Way Foundation, realtà fondata nel 2012 con la madre Cynthia per sostenere organizzazioni no profit attive, in particolare, contro il bullismo e a sostegno dei giovani. «Sono sempre stata un’intrattenitrice, ero un’attrice formidabile anche da bambina», ha dichiarato Lady Gaga, che prossimamente sentiremo al fianco di Paul McCartney nella colonna sonora di «High In The Clouds», film tratto dall’omonimo libro per bambini dell’ex Beatles, e vedremo in «A Star Is Born», remake di «È nata una stella», classico del 1937 già rivisitato al cinema nel 1954 con Judy Garland e nel 1976 con Barbra Streisand. Tanti i progetti sul tavolo, dunque, per la cantante cresciuta esibendosi nei club della Grande Mela, nel Lower East Side. Se già allora catturava l’attenzione con trovate e look eccentrici, dopo la fama ci ha abituati alle stravaganze. Basti pensare al vestito sfoggiato agli Mtv Video Music Awards del 2010, realizzato con 23 chili di carne bovina dal designer californiano Franc Fernandez, o all’abito che sparava bolle di sapone scelto per l’iTunes Festival di Londra, nel 2013. Stando alle recensioni delle date all’estero, in questo «Joanne World Tour» la diva — già protagonista del documentario «Gaga: Five Foot Two» e reduce dalla firma di un contratto multimilionario per un’ottantina di live a Las Vegas — si presenta sul palco, almeno all’inizio dei concerti, con cappello e stivali da cowboy. «Tonight call me Joanne», «stasera chiamatemi Joanne», è il motto di questi show, quasi a sottolineare il desiderio di essere meno Lady Gaga e più, semplicemente, un’artista di talento. Non mancano i costumi da stella del pop, ma l’intensità della voce di miss Germanotta è al centro, cuore di uno spettacolo coinvolgente, capace anche di emozionare sulle note di «The Edge of Glory», del 2011, eseguita in acustico al pianoforte.