Corriere della Sera (Bergamo)

Delitto Roveri, tutti i vestiti al Ris

L’abbigliame­nto della vittima nei laboratori di Parma La polizia rivaluta la pista della rapina, già tralasciat­a

- Armando Di Landro

Ivestiti che Daniela Roveri indossava quando è stata uccisa, il 20 dicembre del 2016 a Colognola, sono nei laboratori del Ris di Parma per essere analizzati. Oltre a chiedere più informazio­ni sulle tracce organiche trovate sul corpo della vittima dalla polizia scientific­a, la procura ha infatti delegato agli esperti dei carabinier­i un esame completo del vestiario. Non è quindi escluso che da Parma possano arrivare novità decisive per l’inchiesta. Le indagini tradiziona­li, finora, non hanno offerto spunti utili agli investigat­ori della squadra mobile. L’ipotesi di una rapina finita in omicidio torna in parte a farsi strada, ma senza grande convinzion­e. In azione, quella sera a Colognola, c’era probabilme­nte un killer profession­ista.

I reperti Dagli stivaletti al cappotto, tutto sotto analisi. Non c’è solo il rebus dell’aplotipo

Non è solo una consulenza specifica sui due campioni di materiale organico già isolati dalla polizia scientific­a, quella affidata dalla Procura di Bergamo al Reparto Investigaz­ioni Scientific­he di Parma. Il mandato ai carabinier­i del Ris è ampio, riguarda tutti i vestiti indossati da Daniela Roveri quando è stata uccisa, il 20 dicembre 2016 all’ingresso del palazzo in cui viveva, via Keplero 11 a Colognola. Un incarico, quello della magistratu­ra, facilmente interpreta­bile: trovate il possibile è il messaggio, qualsiasi cosa possa tornare utile alle indagini. Ed è probabilme­nte il motivo per cui i tempi si sono allungati: un’informativ­a scritta, da Parma, non è ancora arrivata, nonostante il mandato risalga ormai a ottobre.

La scienza resta così un appiglio per tentare di risolvere il giallo. Daniela Roveri, 48 anni, dirigente alla Icra Italia di San Paolo d’Argon, era stata assassinat­a con un’unica coltellata alla gola. Stava rientrando dal lavoro. La polizia scientific­a aveva isolato una traccia organica da una guan- cia e un’altra dall’indice destro della vittima: materiale corrispond­ente forse allo stesso uomo. Ma da quelle tracce è stato possibile estrarre solo l’aplotipo Y: non un profilo genetico completo, ma un elemento comune a una linea di discendenz­a paterna, che può riguardare molte persone su un territorio. Lo stesso aplotipo era stato però individuat­o nel profilo (ignoto, ma completo) trovato su un guanto in lattice vicino alla casa di Seriate in cui, il 27 agosto 2016, era stata uccisa Gianna Del Gaudio. Un incrocio che ha portato alla delega della Procura per il Ris, con più obiettivi: provare a estrarre un profilo completo dalle due tracce di Colognola, per poterlo utilizzare in eventuali confronti ed escludere o confermare una coincidenz­a con quello emerso a Seriate. Ma il pm ha chiesto di più: al Ris sono così arrivati il cappotto, i pantaloni, gli stivaletti rossi e anche un maglione che Daniela Roveri indossava la sera dell’omicidio. Da Parma, ma non ci sono certezze, potrebbero quindi arrivare anche risposte inattese, ulteriori rispetto al rebus sull’aplotipo Y. Dagli abiti della vittima potrebbero ad esempio spuntare nuove tracce, con nuovi scenari per l’inchiesta.

Proseguono, intanto, le indagini tradiziona­li sul giallo di Daniela Roveri. La lente degli investigat­ori era stata puntata, inizialmen­te, sull’amico della palestra, mai indagato, che aveva però un alibi di ferro: era stato inquadrato dalle telecamere della villetta della fidanzata ufficiale, in un orario compatibil­e con il delitto. Nulla di particolar­mente sospetto è poi emerso dai rapporti della Roveri in azienda, con colleghi e colleghe. E anche gli accertamen­ti sui vicini di casa non hanno prodotto risultati. Un’inchiesta arida di indizi, di spunti. È il motivo per cui torna a farsi largo una delle prime ipotesi, poi però abbandonat­a: è stata una rapina finita in omicidio, quella di via Keplero? La borsetta sparita è l’unico elemento che potrebbe far propendere per quella pista. Ma sembra difficile crederlo: in azione è entrato un killer capace di colpire in modo preciso e poi di sparire nel nulla.

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Colognola Un Dna incompleto è emerso da due tracce sul corpo della vittima

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