La rabbia di chi ha una licenza: qui è una giungla
Tra i conducenti delle auto bianche autorizzate: «Sono aumentati e noi possiamo solo segnalare»
«Abbiamo comunicato anche i numeri di targa delle macchine, l’abbiamo segnalato più volte ma sono ancora lì, eccoli, vedi?». A parlare, dentro il suo taxi Mercedes, è Sergio Curni, 57 anni, da dieci taxista. Nel frattempo arriva la Skoda blu di Mustafa, uno dei taxisti abusivi che, a quelli con la licenza, portano danni economici e non solo. L’hanno segnalato in Comune e avevano partecipato a riunioni in questura sul fenomeno.
«Non stanno posteggiati solo lì, come quelle auto — dice Curni indicando la Skoda —, ma vanno anche ai binari dei treni e attirano l’attenzione dei viaggiatori dicendo “taxi nero”».
Pochi minuti prima della partenza del treno per Milano Porta Garibaldi delle 13.21, binario 1, il fenomeno è confermato. I taxisti abusivi portano via clienti a quelli regolari, che vedono aumentare l’attesa tra un trasporto e l’altro. «Guarda — il taxista indica il display che segna il tempo di attesa per la prossima chiamata — sono già qui da 20 minuti e ne ho altri 46 che potrebbero anche aumentare».
Le auto con la licenza di taxi a Bergamo sono 50 e «riusciamo a coprire la città tranquillamente senza bisogno che altri lo facciano, peraltro illegalmente». Nervoso per il fenomeno è anche Andrea, 40 anni, da 13 taxista, che inizia a parlare abbassando il finestrino della sua Mazda e poi scende indicando gli abusivi: «Cinque o sei anni fa non era così, sono aumentati moltissimo. Ci sono anche degli albanesi che fanno questo servizio, è una giungla qui. Ora sono di più e organizzati. Comprano auto scassate e trasportano in giro le persone facendosi pagare. Li vediamo tutti i giorni senza poter fare nulla perché poi qui c’è anche un ambiente poco tranquillo».
Dello stesso avviso il bergamasco Stefano Sturaro, 53 anni, da 15 con la licenza per guidare taxi: «Sono sempre le stesse 6 o 7 auto e le solite facce — dice —. Avevamo preso anche le targhe di quelli che avevamo visto fare questo servizio illegale ma, alla fine, noi possiamo solo segnalarlo».