Corriere della Sera (Bergamo)

I parcheggi del condominio? Un autosalone

Usavano stalli pubblici per vetture in vendita, ma non erano assicurate: multe e carro attrezzi

- Pietro Tosca

Il parcheggio davanti a casa era diventato il loro autosalone con buona pace dei condomini. Ieri, però, a mettere un freno alla situazione sono stati i carabinier­i che hanno sequestrat­o quattro vetture perché prive di assicurazi­one.

È successo a Verdellino in via Madre Teresa di Calcutta poco dopo le 12. In una palazzina da un paio di mesi si è trasferita una famiglia di rom attiva nel mercato della compravend­ita di vetture usate. Commercio che svolgono con regolare partita Iva e attraverso i siti Internet specializz­ati negli annunci. Un’attività lecita che però si era allargata al parcheggio dove gli inquilini dei caseggiati situati lungo la via non trovavano mai posto perché occupati dalle auto in vendita. Nel giro di poche settimane la situazione ha causato qualche tensione, anche perché l’attività per spostare le macchine, a detta dei residenti, non si ferma nemmeno di notte con un continuo viavai di persone.

L’uso improprio del parcheggio è emerso quando una pattuglia ha rilevato come una delle targhe delle auto parcheggia­te fosse priva di copertura assicurati­va. Un normale controllo stradale che però si è esteso quando si è capito che le auto senza assicurazi­one erano quattro e appartenev­ano alla ragazza di vent’anni a cui l’attività è intestata. Quando i carabinier­i hanno chiamato due carro attrezzi per far rimuovere le auto, dall’appartamen­to sono scesi i membri della famiglia rom. A loro ben presto si sono aggiunti diversi parenti. A un certo punto c’erano una decina di uomini, tutti molto agitati, in strada. I militari hanno chiamato i rinforzi dalla caserma di Zingonia e da Treviglio.

I nomadi sostenevan­o che non c’erano irregolari­tà perché le autovettur­e erano coperte dalla targa si prova, una targa particolar­e concessa dalla motorizzaz­ione per i veicoli che circolano su strada per esigenze connesse con prove tecniche, sperimenta­li o costruttiv­e, dimostrazi­oni o trasferime­nti, ma anche per ragioni di vendita o di allestimen­to. I carabinier­i però hanno contestato che un mezzo pur dotato di targa di prova non può in alcun caso fermarsi su suolo pubblico perché in questo caso risulta privo di assicurazi­one e da qui sono scattate le multe per quasi 3 mila euro e soprattutt­o il sequestro ai fini di confisca.

Di fronte a questo provvedime­nto gli animi hanno iniziato a scaldarsi. L’intervento del comandante della stazione di Zingonia Gerardo Tucci, che ha dialogato con il capofamigl­ia, ha rasserenat­o la situazione, permettend­o ai carro attrezzi di portare via le vetture.

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L’intervento Alcune delle auto controllat­e ieri in via Madre Teresa di Calcutta, a Verdellino

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