I parcheggi del condominio? Un autosalone
Usavano stalli pubblici per vetture in vendita, ma non erano assicurate: multe e carro attrezzi
Il parcheggio davanti a casa era diventato il loro autosalone con buona pace dei condomini. Ieri, però, a mettere un freno alla situazione sono stati i carabinieri che hanno sequestrato quattro vetture perché prive di assicurazione.
È successo a Verdellino in via Madre Teresa di Calcutta poco dopo le 12. In una palazzina da un paio di mesi si è trasferita una famiglia di rom attiva nel mercato della compravendita di vetture usate. Commercio che svolgono con regolare partita Iva e attraverso i siti Internet specializzati negli annunci. Un’attività lecita che però si era allargata al parcheggio dove gli inquilini dei caseggiati situati lungo la via non trovavano mai posto perché occupati dalle auto in vendita. Nel giro di poche settimane la situazione ha causato qualche tensione, anche perché l’attività per spostare le macchine, a detta dei residenti, non si ferma nemmeno di notte con un continuo viavai di persone.
L’uso improprio del parcheggio è emerso quando una pattuglia ha rilevato come una delle targhe delle auto parcheggiate fosse priva di copertura assicurativa. Un normale controllo stradale che però si è esteso quando si è capito che le auto senza assicurazione erano quattro e appartenevano alla ragazza di vent’anni a cui l’attività è intestata. Quando i carabinieri hanno chiamato due carro attrezzi per far rimuovere le auto, dall’appartamento sono scesi i membri della famiglia rom. A loro ben presto si sono aggiunti diversi parenti. A un certo punto c’erano una decina di uomini, tutti molto agitati, in strada. I militari hanno chiamato i rinforzi dalla caserma di Zingonia e da Treviglio.
I nomadi sostenevano che non c’erano irregolarità perché le autovetture erano coperte dalla targa si prova, una targa particolare concessa dalla motorizzazione per i veicoli che circolano su strada per esigenze connesse con prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, ma anche per ragioni di vendita o di allestimento. I carabinieri però hanno contestato che un mezzo pur dotato di targa di prova non può in alcun caso fermarsi su suolo pubblico perché in questo caso risulta privo di assicurazione e da qui sono scattate le multe per quasi 3 mila euro e soprattutto il sequestro ai fini di confisca.
Di fronte a questo provvedimento gli animi hanno iniziato a scaldarsi. L’intervento del comandante della stazione di Zingonia Gerardo Tucci, che ha dialogato con il capofamiglia, ha rasserenato la situazione, permettendo ai carro attrezzi di portare via le vetture.