Corriere della Sera (Bergamo)

MUSEO DEL DESIGN AL PIRELLONE? FACCIAMOLO, NON IMPORTA DOVE

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Caro Schiavi, leggere le parole di Mario Bellini sul Corriere nell’articolo pubblicato sabato «Un Museo del design, meglio se al Pirellone», è stato un vero piacere per me che nel 2015 ho deciso di portare a Milano, nella mia città, la prima collezione storica del design internazio­nale nata in Italia alla fine degli anni 80, per la precisione a Ravenna per volontà di Raffaello Biagetti che incaricò Giovanni Klaus Koenig, Filippo Alison e Giuseppe Chigiotti di costituire il primo Museo dedicato alla storia del design. Quando ho scoperto il Museo dell’arredo contempora­neo a Ravenna mi sono chiesto come mai fosse nato lontano dalla Lombardia. Poi con l’aiuto della storia e delle persone che erano state coinvolte (per citarne alcuni Ettore Sottsass, Dino Gavina, Ignazio Gardella, Vico Magistrett­i), ho capito che solo uno sguardo lontano «fuori dalle parti», poteva godere di una prospettiv­a tanto libera da fare scelte così importanti. Solo la lontananza dal cuore del sistema poteva generare uno sguardo lucido ed efficace che avrebbe permesso di raccontare in maniera semplice e didattica una storia che fino a quel momento nessuno considerav­a così importante; forse perché molti di quegli oggetti sono a noi familiari, li abbiamo in casa, o forse perché il design a Milano e in Italia non ha mai smesso di esistere e di produrre novità e tendenze non lasciando tanto tempo alla storia. Nell’aprile del 2015 quel Museo del Design 1880-1980, una collezione composta da circa 150 icone del design internazio­nale, ha debuttato a Milano a Palazzo Mezzanotte, visitata da circa 10.000 persone in quattro giorni. Uno spazio è stato mantenuto nell’ex Sieroterap­ico sui Navigli, fino al 2016. La collezione purtroppo è rientrata a Ravenna per l’impossibil­ità di trovare uno spazio milanese adatto ad accoglierl­a. Che sia la Triennale o il Pirellone di Gio Ponti la cosa veramente importante è che Milano finalmente possa vantare un Museo in grado di raccontare nella maniera opportuna questa storia unica. Noi siamo pronti a riportare ancora una volta a Milano l’unica collezione storica che abbiamo in Italia, questa volta come un seme per un futuro albero che potrà nascere solo se tanti altri avranno la volontà di lavorare insieme a noi a questo progetto. Federico Bonandeo

Caro Bonadeo, il design fa parte del Dna di Milano e il museo è stato sempre il sogno di artisti e intellettu­ali. Milano lo aspetta, con la sua preziosa collezione. gschiavi@rcs.it

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