Se anche il circolo Arci chiude per lutto
Le boutique del Quadrilatero della moda che hanno aperto 10 minuti il solito orario e il circolo Arci Maite di Città Alta che ha chiuso per tutta la serata di mercoledì
( foto). Sono forse questi i due estremi della lunga catena di cordoglio per la scomparsa di Silvio Albini, imprenditore a capo del gruppo tessile di famiglia. Lui, nel tempo libero, amava passeggiare per Città Alta, era curioso di novità e quel circolo aperto in vicolo Sant’Agata da Stefano «Kino» Ferri gli piaceva: piccolo, raccolto, negli spazi di un ex forno. «Difficile ridurre in un breve racconto il legame che si era instaurato dal giorno dell’ingresso di Silvio tra i soci del Maite — si legge sulla pagina Facebook del circolo —. Difficile anche trascrivere la passione e l’impegno messi in atto nel supportare una realtà come la nostra. Impossibile mettere per iscritto l’umanità e la curiosità che sprigionava ogni volta che scrutando il nostro sguardo ci chiedeva in modo diretto, semplice e serafico: «Come stai?”. La percezione che si aveva era di un amico che ci teneva, attento a che tutto potesse andare meglio o dando un consiglio rispetto ad un progetto difficile. Gli ambiti per cui era noto e stimato in tutto il mondo li conosciamo e sono stati ben sottolineati in questi tristi e rispettosi giorni, ma al Maite lo conoscevamo soprattutto in quanto socio e amico, dopo una dura giornata di lavoro».