Corriere della Sera (Bergamo)

Erano sotto sequestro a Mantova. Recuperate a Scanzo, allevatore verso il patteggiam­ento Quelle super auto rubate al re dei ristoranti

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Pontirolo, va in carcere

Fuga con inseguimen­to Addosso aveva 4 mila euro

Il giudice deciderà il 27 aprile, ma salvo colpi di scena per Roberto Bonavoglia, 38 anni, allevatore con casa a Seriate e azienda a Covo, il caso delle auto rubate a Mantova e recuperate in alcuni garage tra Gorle e Scanzorosc­iate, dovrebbe chiudersi con un patteggiam­ento per ricettazio­ne sotto l’anno e con pena sospesa (avvocato Michele Cesari).

La vicenda, che gli aveva fatto passare una brutta notte l’agosto scorso e per la quale è sottoposto all’obbligo di firma, è l’appendice minore di un’articolata inchiesta della procura di Mantova su un traffico di macchinoni di lusso fatti arrivare da mezza Europa e rivenduti, con i contachilo­metri aggiustati, come fossero nuovi. Un giro pazzesco con nomi noti, come quello di Piervittor­io Belfanti, 55 anni, arrestato il 27 giugno mentre, da nullatenen­te, era a un passo dall’acquisto del Mantova Calcio. Nella sua città lo chiamano il «re dei ristoranti». Le sette auto che hanno fatto finire nei guai Bonavoglia facevano parte proprio delle 130 sequestrat­e ai fini della confisca a società riconducib­ili a Belfanti. Secondo il pm Alberto Sergi, Bonavoglia le aveva prelevate con una bi-

Nouredine El Irake, marocchino di 33 anni senza fissa dimora, è stato arrestato venerdì sera dai carabinier­i dopo uno spericolat­o inseguimen­to tra Brembate e Pontirolo. Nella fuga ha lanciato un involucro dal finestrino. Addosso aveva 4.444 euro e 4 telefonini. Già condannato per immigrazio­ne clandestin­a e spaccio, il giudice ieri l’ha mandato in carcere per resistenza . Processo aggiornato al 22 febbraio. (t.a.) sarca: Bmw 730, X6 e M4, una Mercedes classe 63, Audi A3 e A4 e una Mini Cooper che avrebbe dovuto piazzare a 300 mila euro. A organizzar­e il colpo, però, sarebbero stati altri, anche qui nomi già finiti sui giornali. Nell’ambito dell’operazione «Mafia sul lago» (2007) a Gaetano Fortugno, 55 anni, calabrese con casa ai tempi a Lonato del Garda, oggi a Castiglion­e delle Stiviere, la procura di Brescia ha fatto confiscare un complesso immobiliar­e da 11 milioni di euro a Ginepri di Lamezia Terme. Ha rimediato poi una condanna per estorsione per un giro di ballerine sempre sul lago. A Mantova, secondo l’accusa, con gli altri due imputati Salvatore Azzara e Mario Tonello (per loro tre il giudice deciderà se procedere in abbreviato), avrebbe fatto in modo che le macchine uscissero dai magazzini della GT3 mentre l’amministra­tore che le aveva in custodia era a casa per Ferragosto. Tonello, 45 anni, ex presidente della municipali­zzata Indecast di Castiglion­e delle Stiviere, nel 2012 candidato sindaco per il Pdl, là faceva il custode e aveva accesso alle chiavi.

Senza fatica e in pieno giorno, Bonavoglia aveva trasferito il prezioso carico a Scanzo, facendosi pure un giro con uno dei bolidi che la Finanza era già pronta riprenders­i.

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