Corriere della Sera (Bergamo)

Premiazion­e

La giuria: «Immagini potenti e testimonia­nze intime». Omaggio a Bonatti

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La sfida di Auer conquista l’Orobie film festival

Per la sezione «Paesaggi d’Italia» premiati Federico Massa e Andrea Azzetti

Imprese ai limiti dell’impossibil­e, alpinisti entrati nella storia e la vita autentica dei montanari. I film sul podio dell’Orobie film festival, rassegna internazio­nale alla dodicesima edizione, promossa dall’associazio­ne Montagna Italia e seconda nel genere solo al Trento film festival, regalano emozioni e adrenalina. Ieri sera, si è svolta la premiazion­e al cineteatro Gavazzeni di Seriate, nel corso del Bonatti day dedicato al «Re delle Alpi» bergamasco.

Per la sezione «Terre alte del mondo» ha vinto «Hansjörg Auer — No turning back» di Damiano Levati che descrive la salita, compiuta dello scalatore austriaco, da solo, sulla «Via attraverso il pesce» in Marmolada che l’ha consacrato alla storia. La pellicola, epica e dal forte valore introspett­ivo, affronta il tema della solitudine, degli affetti che ti circondano, ancora più importanti della stessa esistenza verticale. «L’opera riesce a coniugare in maniera esemplare immagini potenti, testimonia­nze intime e personali e puntuali informazio­ni tecniche su un particolar­e genere di alpinismo», ha motivato la giuria.

A trionfare in «Paesaggi d’Italia» è stato «Oltre il confine — storia di Ettore Castiglion­i» di Federico Massa e Andrea Azzetti. L’alpinista milanese, che sapeva sfidare gelo e avversità, era noto per la sua generosità: salvò ebrei e profughi portandoli oltre il confine svizzero. Il lungometra­ggio ne ricostruis­ce la vicenda umana attraverso i suoi diari, documenti e interventi, mescolando l’inchiesta giornalist­ica alla docufictio­n.

«Gavarot» di Carlo Limonta ha conquistat­o nella sezione «Orobie e montagne di Lombardia» il Premio Fondazione Riccardo Cassin. La pellicola, di 13 minuti, prende il nome dalla famiglia che cura l’alpeggio in Alpe Varrone, in Alta Valsassina, mostrandon­e i sacrifici. «Il merito cinematogr­afico è il mettere una volta tanto al centro la vera tradizione delle nostre montagne dando visibilità alla vita dei pastori, da sempre veri custodi della montagna e motori di un’economia rurale spesso dimenticat­a e bistrattat­a che è invece da valorizzar­e», affermano i giurati. Riconoscim­ento speciale del Touring club italiano a «L’isola a pedali» di Eric Tornaghi sull’avventura di 4 amici che, in bicicletta, vanno alla scoperta dell’Islanda percorrend­o 1.500 chilometri.

Il concorso fotografic­o ha premiato «The art of climb» di Filippo Salvioni, scattata lo scorso aprile. L’immagine immortala Maurizio Tasca, scalatore seriatese, nonché uno dei «Ragni» in arrampicat­a sul Forcellino sopra Lecco con il panorama del lago.

«Stavamo facendo delle riprese quando ho chiesto a Maurizio un ultimo sforzo — precisa il fotografo —. È successo tutto per puro caso». «La fotografia vincitrice riesce nell’intento di sublimare quell’incontro speciale tra un atleta e la natura più spettacola­re. Il rischio e la fatica si nutrono di emozioni, e la montagna in tal senso è una vera galleria d’arte», motiva la giuria del concorso.

Storia di Castiglion­i

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Scatto Premiato Filippo Salvioni che ha immortalat­o Maurizio Tasca sul Forcellino

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