Liste, tra Lega e FI è quasi pareggio Tensione nel Pd
Dem divisi. Equilibrio nel centrodestra
Sprint finale per le candidature alle elezioni politiche: in vista della scadenza di oggi, in tutti i partiti la nottata è servita per tagliare, limare, spostare e cancellare qualche nome nelle liste dei candidati. In ogni schieramento ci sono nomi certi, altri che lo sono quasi e altri ancora in bilico. Scelte piene di malumore nel Pd, dove dietro Maurizio Martina ci saranno parlamentari uscenti come Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Antonio Misiani, per i quali le prospettive di rielezione riguardano in particolare il voto in città. Mentre per il resto si rischia di fare soprattutto presenza. Nella Lega sono dati per sicuri Roberto Calderoli e Cristian Invernizzi, mentre fra gli altri viene ormai considerato di difficile collocazione il senatore uscente Giacomo Stucchi. In Forza Italia sono considerati in pole position Gregorio Fontana e Alessandra Gallone, e quasi certi Alessandro Sorte e Stefano Benigni all’uninominale.
Oggi le liste per le Politiche vanno depositate, gli ultimi pochi dubbi dovrebbero essere stati sciolti durante la nottata. Poi non si potranno più fare modifiche, semmai qualche compensazione a titolo politico o personale potrà essere registrata sulle liste delle Regionali, aperte ancora per qualche giorno. Ma emergono già alcuni vistosi dati politici. Il primo è la capacità di Forza Italia di portare a casa candidature con alte chance di elezione in un territorio che solo qualche settimana fa appariva un monopolio leghista. Evidentemente l’uscita di scena di Roberto Maroni e la tensione iniziale sulla candidatura di Attilio Fontana hanno avuto un prezzo. Poi c’è il Pd, che prova a serrare le fila sui propri parlamentari uscenti, garantendone però solo parzialmente la rielezione, lasciando così sul territorio una scia di malumori tra chi chiedeva rinnovamento. I nomi dei bergamaschi sono usciti così come sono entrati nella travagliata direzione nazionale che ha tenuto tutto il partito con il fiato sospeso fino a ieri mattina. Maurizio Martina sarà il capolista alla Camera in provincia di Bergamo. Dietro di lui nella lista due deputati uscenti, Elena Carnevali e Giovanni Sanga, quarta Leyla Ciagà, assessore comunale a Bergamo. Antonio Misiani è secondo nella lista proporzionale condivisa con Brescia (capolista Simona Malpezzi), dunque con buone chance di elezione. Molto meno ottimistiche le previsioni per i candidati democratici nei collegi uninominali bergamaschi. Il deputato uscente Beppe Guerini ha dovuto accontentarsi della candidatura nel collegio di Romano. Come lui (e con lo stesso scarso entusiasmo) rischia di fare una corsa di pura testimonianza Gabriele Riva, segretario provinciale, candidato nel collegio di Treviglio. Nelle valli correrà Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco. L’unico collegio considerato contendibile — anche se molto complicato — è quello di Bergamo città, in cui è di nuovo candidata Elena Carnevali. Se dovesse riuscirle la vittoria all’uninominale libererebbe un posto per chi le sta dietro nella lista del proporzionale. Ma è molto più probabile che a liberare un posto sia Martina,