Giallo sui quadri di Lucia Riina La mostra c’è ma chiusa Il sindaco ribadisce: non so nulla delle tele. Spunta video politico dei promotori
La mostra «Orizzonti» di Lucia Riina, figlia dell’ex boss della mafia Totò, è stata allestita a Riva di Solto nella sede dell’associazione Arcara, accessibile solo su invito. Ma, nel pomeriggio, non era aperta. «Alle 14 è stata chiusa — ha dichiarato Dario Cammarata, tesoriere dell’associazione promotrice dell’evento —. È stato trovato un benefattore, per ora anonimo, che ha chiesto di poter riaprire la mostra la prossima settimana. Ha promesso di acquistare 7 defibrillatori per squadre giovanili della zona e di aprire un fondo per orfani e vedove dei caduti con medaglie d’oro al valore. Inoltre, le opere verranno lasciate in maniera permanente a Riva di Solto, esposte al museo che Arcara aprirà ad aprile anche al pubblico».
La mostra, in realtà, non sarebbe stata aperta perché, secondo indiscrezioni della questura, gli organizzatori vorrebbero prima informare personalmente il sindaco Nadia Carrara dell’evento. Ma anche su questo punto i passaggi non sono molto chiari. «Io al momento non ne so niente — dice il primo cittadino —. Cammarata è venuto in comune giovedì ma io non c’ero. L’ho richiamato il giorno dopo, il protocollo comunque era aperto e l’avviso si poteva fare anche il giorno prima. Io chiedevo, come è normale che sia, che tutto fosse in regola, che ci fossero tutte le autorizzazioni. Nient’altro». La pensa diversamente sulla questione il tesoriere dell’associazione, siciliano di 57 anni: «Io ho avvisato personalmente giovedì, lasciando anche il numero di cellulare». Intanto Cammarata, da giovedì pomeriggio, è apparso su YouTube insieme a Guido Garletti, presidente di Arcara, in un video – risalente a maggio 2017 – rivolto a Silvio Berlusconi, in cui dice, tra le altre frasi: «Presidente la Sicilia è cosa nostra… Caltanissetta è cosa mia. Presidente vieni tu a noi, andiamo a votare quando lo dici te: Messina, Caltanissetta, Trapani, Paternò e qui a Bergamo abbiamo i Garletti che sono due ragazzi ok…».
Ieri, insieme al marito e alla figlia, è passata anche l’autrice: «Sono felice per la beneficenza», ha commentato. Prima di tornare a casa ha preso un caffè al bar Malù. A servirglielo Sonia Pagani, 51 anni, titolare del locale: «Non sapevo fosse lei, l’ho capito dopo. Una persona disponibile e gentile».
Il caso