Giornata della Memoria, medaglie d’onore agli ex deportati
La Giornata della memoria ha avuto , dopo le commemorazioni istituzionali di ieri mattina alla Rocca e al binario 1 della stazione, un significativo suggello nell’aula magna di Sant’Agostino. Qui 195 medaglie d’onore sono state consegnate con decreto del presidente della Repubblica, «per commemorare cittadini militari e civili destinati ai lager nazisti — come ricorda il prefetto Elisabetta Margiacchi —. In tutto 650 mila italiani, che l’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana, e tutti quelli che si sottrassero alla chiamata alle armi e vennero catturati». La maggior parte delle medaglie è stata ritirata dai familiari. Tre decorati erano presenti: Giovanni Danesi (96 anni), Giovanni Bassanelli (94) e Luigi Lucchini (95), che hanno ricevuto il riconoscimento da parte del prefetto, del rettore dell’Università Remo Morzenti Pellegrini, del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Patrizia Graziani e dai sindaci dei rispettivi paesi. Nell’aula anche i cadetti dell’Acca-demia della Finanza e i musicisti del Conservatorio Roberto Ranieri e Samuele Pala che hanno eseguito delle melodie di Bloch, Brahms e Brooks. Venticinque i Comuni rappresentati da sindaci o vicesindaci. Il Comune di Leffe ha ricevuto ben 21 decorazioni. «La Giornata della Memoria — ha detto il prefetto — non può scivolare sulle coscienze come un adempimento rituale, ma deve essere un monito, una riflessione collettiva su un abominio diventato realtà storica». E ha rimarcato l’importanza di «insegnare il dialogo e il rispetto delle altre culture e religioni». Ha citato le leggi razziali, promulgate nel 1938, «riflesso nel nostro Paese dello sterminio di un popolo», ricordando Liliana Segre, cittadina onoraria bergamasca, sopravvissuta ai lager e appena nominata senatrice a vita. «Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza». «Si può continuare a parlarne senza rischiare la saturazione? — è la domanda del rettore —. Si può, avvicinando i più giovani a queste tematiche, facendo crescere la loro consapevolezza attraverso gli insegnanti». (gi.la.)