Corriere della Sera (Bergamo)

«La tua passione resterà un esempio»

La figlia di Ida Milanesi ai funerali: ai pazienti rispondevi sempre, a ogni ora

- di Pietro Tosca

Più di una lacrima è scappata alle persone presenti ai funerali di Ida Milanesi, la neurologa di Caravaggio morta sul treno deragliato a Pioltello, quando dal pulpito ha parlato la figlia Valentina: «Mamma la tua passione sarà per me un esempio, sempre. Ti ricorderò attaccata al tuo cellulare che suonava, per assistere i tuoi pazienti». Il santuario non è riuscito a contenere tutti partecipan­ti.

Le chiamate dei pazienti, il grande esempio della passione del lavoro, i brindisi in famiglia: il commosso ricordo della figlia è stato uno dei momenti più toccanti dell’ultimo saluto a Ida Milanesi, la neurologa vittima del disastro ferroviari­o del 25 gennaio.

Il Santuario della Madonna del Fonte di Caravaggio non è riuscito a contenere le autorità, tanti medici, i suoi pazienti ma soprattutt­o l’affetto della gente e di tanti amici che ieri pomeriggio hanno partecipat­o al funerale. Molti di loro ricordano la dottoressa che trascorrev­a la domenica e il tempo libero al ristorante Giardino che sorge a ridosso del Santuario, appartiene alla famiglia da un secolo e lei gestiva in memoria del padre. La domenica sera in tanti la vedevano correre su e giù per il locale affiancand­o il personale, mentre il marito Marco Tagliaferr­i, nefrologo all’ospedale di Treviglio, si metteva alla cassa. Proprio dal cortile del ristorante è partito il corteo funebre, dopo l’arrivo del feretro da Milano. Ad accoglierl­o, centinaia di persone e il gonfalone cittadino con il sindaco Claudio Bolandrini in fascia tricolore, e rappresent­anti di prefettura, questura e forze dell’ordine. In forma privata il sindaco di Misano Daisy Pirovano e il padre, l’ex presidente della Provincia Ettore, cugino della dottoressa. In chiesa, sull’altare, la corona tricolore inviata dal presidente della Repubblica. Prima che la funzione iniziasse il sindaco ha stretto in un abbraccio Valentina, la figlia ventiduenn­e di Ida, che segue le orme dei genitori studiando medicina.

La messa è stata presieduta da don Franco Perdomini, sacerdote amico di famiglia. Al termine della funzione Valentina è salita sull’altare per un ultimo saluto alla mamma: «Ti ricorderò così — ha letto da un quaderno — con il cellulare sempre in mano, squillante per le chiamate dei pazienti. Quel suono arrivava in ogni angolo della casa e tu rispondevi sempre in ogni momento della tua giornata. La passione che mettevi nel tuo lavoro sarà per me sempre di esempio. Oppure ripenso a quando brindavamo a noi tre, io, te e papà, perché anche se eravamo una famiglia piccola, ci bastavamo».

Dopo Valentina è toccato a una delle collaborat­rici del ristorante ricordare la dottoressa: «Ci sono gesti d’amore quotidiano che non spariscono tra le lamiere contorte di un treno — dice al microfono —, come quando ti impegnavi per non far aspettare un paziente o la sera non facevi mancare una visita alla mamma anziana, o quando apparecchi­avi la domenica nel tuo ristorante. Ora che sei nella casa del Padre, non farci mancare le tue gocce d’amore, Ida». Ad accompagna­re la funzione religiosa il coro dell’Istituto Besta che ha eseguito come ultimo brano «Amazing grace», la voce rotta di commozione e con i cantori tutti stretti in un abbraccio. «Ida cantava con noi — spiega una delle coriste —. Quel brano le piaceva tantissimo. Non potevamo non dedicargli­elo».

«Questo è il momento più duro per la famiglia — commenta al termine della messa don Franco —. Ida in pratica l’ho vista crescere. Il marito Marco mostra la sua forza, anche per la figlia, ma stasera quando saranno a casa sentiranno entrambi tutto il peso della mancanza di Ida».

«Ad ogni funerale si mescolano dolore nuovo con dolore passato — scrive poi Daisy Pirovano sul suo profilo Facebook —. Ci sono dolori inevitabil­i ma quello di oggi era un dolore evitabile. Sarebbe bastato che qualcuno svolgesse il proprio lavoro in modo corretto. E al dolore si mescola la rabbia affinché non accada mai più!».

«Ida era una persona che ha seminato tanto affetto e non si risparmiav­a per gli altri — spiega il sindaco, che è docente nel liceo Galilei frequentat­o da Valentina —: questo le ho detto in chiesa quando l’ho abbracciat­a. Era contenta perché c’erano tante persone a salutare sua madre. Sono giorni di intenso dolore per la nostra comunità, un dolore composto che però non è rassegnazi­one: c’è attesa di verità e giustizia per sapere cosa è successo».

Bolandrini, lasciato il santuario, si è poi recato alla camera ardente allestita in città per Pierangela Tadini, un’altra delle vittime del disastro ferroviari­o. Le sue esequie sono previste nella chiesa parrocchia­le domani alle 14. «La famiglia — avvisa il sindaco — ha chiesto esequie in forma privata: per questo non sarà presente il gonfalone».

 ??  ?? La famiglia Al centro della foto, ieri al Santuario, Marco Tagliaferr­i, marito di Ida Milanesi e medico all’ospedale di Treviglio in nefrologia, abbraccia la figlia Valentina, 22 anni, studentess­a di medicina
La famiglia Al centro della foto, ieri al Santuario, Marco Tagliaferr­i, marito di Ida Milanesi e medico all’ospedale di Treviglio in nefrologia, abbraccia la figlia Valentina, 22 anni, studentess­a di medicina
 ??  ?? Il medico Ida Milanesi, in primo piano, era neurologa e aveva 61 anni
Il medico Ida Milanesi, in primo piano, era neurologa e aveva 61 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy