Domande all’autista e selfie Il viaggio-prova sui nuovi mezzi
Qualcuno arriva apposta, per provare i nuovi mezzi elettrici di Atb. Qualcun altro passa per caso davanti al Comune di Bergamo e decide all’ultimo momento di salire a bordo. Piazza Matteotti, ieri pomeriggio. Un autobus rimane parcheggiato fuori da Palazzo Frizzoni, altri due continuano a girare lungo un percorso dimostrativo. L’unica fermata è in piazza Matteotti, per far scendere chi ha già fatto il giro e far salire chi ancora non ha provato l’autobus. «Sono un ecologista, ho comprato anche un’auto elettrica, ero curioso di provare questo mezzo — dice Sergio Peruta, pensionato che abita alla Malpensata —. È un sogno, ma sarebbe bello che tutti gli autobus di Atb fossero elettrici». Qualche minuto, poi la corsa finisce. Si riparte: via Tasca, via Nullo, via Broseta, via Tiraboschi. Lungo le preferenziali ci sono macchine parcheggiate con le quattro frecce in funzione. L’autista deve spostarsi sull’altra corsia per riuscire a passare. «Fa impressione quanto sia silenzioso questo autobus», dice Miri Pedretti, sulla Linea C con l’amica Maria Luisa Ghezzi. Le due donne, di Borgo Santa Caterina, si fanno anche un selfie e sullo sfondo restano i sedili gialli imbottiti. «È tutto bello su questo autobus — dice la signora Pedretti —. Speriamo resti così a lungo. Peccato solo per le sigle che identificano i percorsi: per chi non ha più vent’anni sembra un po’ complicato capire subito il percorso e la destinazione». E mentre l’autobus sta per ritornare in piazza Matteotti, un ragazzo si avvicina all’autista. Vuole sapere qual è l’autonomia del bus e quanto tempo serve per ricaricarlo. I cittadini sono incuriositi. A bordo sale anche Alessandro Beretta, di Valtesse: «Credo che mia figlia userà la Linea C per andare all'università, salendo al palazzetto. Volevo provarlo per spiegare a lei com’è e devo dire che è bello e poi non inquina». Domani il vero debutto. «Oggi è sabato, il bus non trova intoppi — dice Peruta —, ma nei giorni feriali i mezzi dovranno destreggiarsi nel traffico. E nonostante le preferenziali, sarà più dura rispetto a oggi».