La produzione fa un balzo del 6,7%
La produzione aumenta del 3,4%, l’occupazione si assesta su un +0.8%
Anche nell’ultimo trimestre del 2017 l’industria manifatturiera ha registrato una crescita della produzione: del 6,7% su base annua e del 2,8% rispetto al trimestre precedente. Allargando lo sguardo, è il nono trimestre in positivo consecutivo. Bene anche l’artigianato con segnali di ripresa dal commercio. «Non solo si conferma che chi innova cresce — commenta il direttore di Confindustria Bergamo Paolo Piantoni —, ma si può pensare che i due driver della internazionalizzazione e della innovazione sono stati fatti propri dalla struttura delle piccole e medie imprese, una notizia rassicurante per il nostro territorio».
I dati significativi Pmi, balzo dell’8% Aumentano i beni di investimento con un +11%. Paolo Piantoni Siamo al nono trimestre consecutivo con segno positivo. È l’industria che traina la ripresa Paolo Malvestiti In ripresa anche il settore dei servizi, soprattutto nelle componenti del commercio all’ingrosso
Difficile trovare segni meno, facile mantenere alte le aspettative rispetto all’anno appena iniziato. Sono complessivamente positivi i dati della congiuntura economica relativi all’ultimo trimestre del 2017. L’industria manifatturiera accelera il passo e quasi quasi fa dimenticare la crisi, sostenuta dalla domanda internazionale e da condizioni finanziarie favorevoli, oltre che da un rafforzamento della domanda interna. Ma anche artigianato, servizi e commercio si sono rimessi in movimento con una certa stabilità di traiettoria. Restano altalenanti i segnali dall’edilizia, pur con un miglioramento sia su base annua sia a più stretto giro.
Per venire ai numeri. Tra ottobre e dicembre, nel manifatturiero la produzione cresce del 2,8% rispetto al trimestre precedente e del 6,7% nell’arco dell’intero anno. In entrambi i casi, più della percentuale lombarda. Allo stesso modo, su base annua, la produzione complessiva registra un +3,4% totale con picchi nei settori pelli e calzature (+22,1%), gomma-plastica (16,8%) e meccanica (10,2%). L’occupazione si assesta sullo 0,8% con un costante aumento trimestre dopo trimestre: dallo 0,4% di gennaio-marzo all’1,1% dell’ultimo periodo dell’anno. Per quanto riguarda le piccole e medie industrie, quasi la metà è in forte crescita e le aziende in fase positiva sono il triplo di quelle in negativo.
«Il risultato del quarto trimestre — commenta il direttore di Confindustria Bergamo Paolo Piantoni — conferma l’andamento brillante della nostra manifattura, che non solo ha agganciato e poi consolidato la ripresa, ma che nel 2017 ha accelerato, raddoppiando la performance del 2016 (+1,7%, ndr). Siamo ormai al nono trimestre consecutivo con segno positivo. Anche Bergamo, dunque, conferma la natura industriale dell’attuale fase ciclica: è l’industria che traina la ripresa economica». Due gli indicatori che spiccano: «L’ottima performance delle piccole e delle medie imprese, vicine all’8%, e l’aumento significativo dei beni di investimento con un +11%. Entrambi lasciano ben sperare per un consolidamento atteso nei prossimi trimestri. Lo confermano le aspettative degli operatori ed in particolare l’alta percentuale di chi dichiara di voler effettuare investimenti, il 68% delle imprese. Non solo si conferma che chi innova cresce, ma si può pensare che i due driver della internazionalizzazione e della innovazione siano stati fatti propri dalla struttura delle piccole e medie imprese, una notizia rassicurante per il nostro territorio che vede nella robustezza delle filiere produttive uno dei suoi punti di forza». E il presiedente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti: «La ripresa si sta estendendo anche al settore dei servizi soprattutto nelle componenti del commercio all’ingrosso e dei servizi alle imprese, più connessi con il ciclo produttivo. I segnali sono confortanti nel commercio al dettaglio, anche se in linea con l’andamento dell’inflazione».