Corriere della Sera (Bergamo)

Il pm Buonanno: in ferie per star vicino a mio figlio

«Ma le sue responsabi­lità non sono le mie. Non c’è incompatib­ilità, rimango»

- di Giuliana Ubbiali e Wilma Petenzi

Si prende una vacanza per stare accanto a suo figlio, il procurator­e di Brescia Tommaso Buonanno. Una pausa, terminata la quale tornerà al suo incarico. Intanto emergono nuovi dettagli sulla rapina a mano armata di cui è accusato il ragazzo.

Si prende una pausa per stare accanto al figlio, ma non lascia il suo posto. Il procurator­e capo di Brescia, Tommaso Buonanno, sta vivendo un dramma ma ieri era al lavoro e non pensa di lasciare il suo incarico, per pagare personalme­nte gli errori commessi da uno dei suoi ragazzi.

Di fronte al terremoto che si è scatenato dopo l’arresto del figlio Gianmarco per rapina, ha deciso di anteporre la famiglia alla carriera: «Mi metto in ferie per stare vicino a mio figlio» dice, non senza lamentare il clamore della notizia: «Sono stato penalizzat­o e sbattuto in prima pagina, anche se non ho fatto nulla. Un trattament­o che ha penalizzat­o anche mio figlio: si è parlato solo di lui. Un trattament­o che rischia di metterlo anche in condizioni di pericolo in carcere, lì non ci sono persone per bene, quando sapranno che è figlio di un magistrato potrebbe anche correre dei pericoli. Anche l’uso di un’auto intestata a me è stato enfatizzat­o: si tratta di una vettura che mio figlio usa da una vita, abbiamo discusso più volte perché è talmente vecchia che volevo la rottamasse».

«Fino a prova contraria — è la reazione del procurator­e — viviamo in uno Stato di diritto dove la responsabi­lità penale è personale. Mio figlio risponderà personalme­nte dei fatti che gli sono contestati, io posso continuare a guardare gli altri in faccia senza dovermi vergognare. Da 41 anni faccio il magistrato con dignità e anche con qualche risultato. Posso continuare a fare il mio lavoro, come ho fatto finora. Gli sbagli di mio figlio sono una cosa, il mio lavoro è un’altra: lui ha sbagliato a Bergamo, io sono il pro- curatore a Brescia. Non c’è alcun profilo di incompatib­ilità, le indagini sono della Procura di Bergamo».

Buonanno ha comunicato la decisione ai suoi sostituti e ai due procurator­i aggiunti convocati ieri alle 15.30. L’altro giorno i pubblici ministeri — partecipi del momento difficile del capo — si erano trovati in sala riunioni, per discutere i possibili scenari: il procurator­e non c’era, ma erano presenti gli aggiunti, Sandro Raimondi e Carlo Nocerino.

«In procura — precisa Buonanno — non c’è alcuna tensione. Ma a questo punto preferisco prendere un periodo di pausa per stare con la mia famiglia».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy