«Fonte viva» riapre grazie a un privato di Inzago
A fine dicembre la parrocchia di Treviglio aveva gettato la spugna e stretta dai costi e da un buco economico di decine di migliaia di euro aveva chiuso «Fonte Viva», la libreria che da tre quarti di secolo ha sede a ridosso del santuario della Madonna delle Lacrime, l’ultimo negozio specializzato nella vendita di libri del centro storico. Una vicenda che aveva destato scalpore anche per il licenziamento sotto Natale delle due dipendenti in servizio da anni. Il parroco di Treviglio, monsignor Norberto Donghi, aveva promesso che per «Fonte viva» non si trattava di un addio ma di un arrivederci perché si sarebbe cercato un gestore. Nemmeno un mese dopo a raccogliere la sfida è stato Natale Acquati, milanese di Inzago che sgombra subito il campo da qualsiasi dubbio: «Fonte viva — dice - riparte da quello che deve essere il suo carattere distintivo: una libreria cattolica. Sono molto credente e per me è stata la provvidenza a farmi trovare questa opportunità proprio quando avevo deciso di lasciare il mio lavoro storico dopo 30 anni, lavoravo come tecnico nella progettazione di macchine da stiro industriali. Nel mio tempo libero ho conseguito una laurea in magistero religioso e facevo volontariato all’oratorio. La nuova “Fonte viva” per me sarà innanzitutto un luogo di valori cristiani e cultura e poi anche un posto di lavoro. Certo ci devo campare ma se volevo fare il venditore avrei fatto altro». Esprime la sua soddisfazione il parroco: «A dicembre c’era stata qualche polemica — spiega monsignor Donghi – non si è capito che non si trattava di una chiusura ma del desiderio di rinnovare un servizio che rimane pastorale e culturale e ora è anche più qualificato mentre la parrocchia non aveva più la forza di investire imprenditorialmente nella libreria».