Leonardo, dal tiro con l’arco alla magia
Maida ospite in tv a Sereno Variabile: il trucco non è l’unica cosa che conta
Professione? Mago. «O illusionista, o prestigiatore. Le persone mi chiamano come mi immaginano. Io mi definirei un intrattenitore». L’«intrattenitore» è Leonardo Maida, un 25enne di Albino, professionista dal 2012, e ospite oggi alle 17.02 in una puntata di Sereno Variabile su Rai 2 dedicata a Bergamo. «La scena è stata girata nel castello di Urgnano. Mi troverete incatenato».
Non è la prima volta che appare in tv. Il 13 dicembre è stato ai «I soliti ignoti», dove ha fatto sparire una bustina di zucchero nelle mani di Amadeus. «Ho fatto il primo spettacolo a 14 anni. Ero in vacanza in hotel con i miei nonni che per Santa Lucia mi avevano regalato la scatola del “piccolo mago”: carte, foulard, palline e monete. Dopo pochi giorni mi sono esibito davanti agli ospiti dell’hotel. Li ho incantati. Incoraggiato dal successo, ho iniziato a esercitarmi davanti allo specchio e agli amici». La svolta nel 2012, a una festa dove Leonardo va con una ragazza conosciuta da poco. «La serata non era delle più emozionanti — dice —, per cui ho proposto agli organizzatori il mio spettaco- lo. Ammetto: anche per far colpo sulla ragazza. L’organizzatore ha accettato e la sera stessa ero sul palcoscenico. È stato un successo. Finito lo show, l’organizzatore mi ha dato una lauta mancia, senza che io avessi chiesto nulla. In quel momento ho capito che questo sarebbe diventato il mio lavoro». Una strada ben diversa dagli studi intrapresi. Leonardo ha frequentato l’Istituto Valle Seriana, a Gazzaniga, indirizzo elettronica. Ha lavorato come venditore, insegnante di tiro con l’arco, e progettatore di spettacoli pirotecnici. E infine illusionista. Ha iniziato per i compleanni dei bambini e ora si esibisce soprattutto ai matrimonio, alle feste aziendali, e in serate organizzate. «La gente mi contatta tramite Facebook, come è successo anche per i Soliti ignoti». Ha vinto dei concorsi nazionali, come «Magician’s Fight» nel 2015, e ha seguito i corsi di maestri di magia. Oltre a esibirsi, insegna. «Ciò che conta, in uno spettacolo, non è solo il trucco impeccabile, ma essere capaci di intrattenere, di parlare e improvvisare».