Corriere della Sera (Bergamo)

Bergamo fa rete con le città dei compositor­i

- di Gisella Laterza

Donizetti come Mozart. Bergamo come Salisburgo. Un progetto per costruire «un network virtuoso con le città dei compositor­i e per condivider­e un nuovo modello di turismo culturale». Il protocollo sarà firmato nel prossimo mese di giugno, alla vigilia della Donizetti night 2018.

In un’estate rovente, la scorsa, tre giovani bergamasch­i hanno inforcato la bici, dai piedi delle Mura ai trulli di Alberobell­o, per fare un’esplorazio­ne della galassia «bio» italiana. Il viaggio è diventato «The green wire»: un documentar­io indie che sarà proiettato mercoledì 21 all’Auditorium di piazza della Libertà (ore 10.30). Dopo la prima, verrà diffuso gratis sul web (Facebook e YouTube) in 12 puntate. Giugno 2017, il viaggio inizia nel peggiore dei modi: si rompe l’auto della troupe per le riprese a poche ore dalla partenza (notturna). Nonostante i guai, il frontman del progetto Alfredo Amadori (28 anni), lui e i compagni Sergio D’Adda (27) e Alessandro Pagnoncell­i (27) non demordono. Le ore di filmati restituisc­ono momenti spensierat­i, comici, e la fatica di arrancare sull’asfalto rovente di campagna. Ma la serie di interviste consegna soprattutt­o una denuncia del dissesto del settore. «Il biologico sta diventando sempre più un fenomeno commercial­e, a discapito di chi lo fa da sempre — spiega Amadori —. I contadini ci hanno detto di essere costretti a sfruttare la terra, invece che prendersen­e cura». Le ferite — prosegue il ventottenn­e — sono il «giusto prezzo» sistematic­amente negato e il caporalato, «un “servizio” che la mafia offre per abbattere il costo della manodopera», come ha raccontato la cooperativ­a Pietra di scarto a Cerignola che gestisce terreni confiscati alle mafie. O i rimborsi per la certificaz­ione Bio: nel resto dell’Ue il risarcimen­to è immediato, in Italia è congelato per un anno. «Intanto i coltivator­i si indebitano»: questa la testimonia­nza raccolta a Termoli in Molise. Il prossimo documentar­io sarà contro l’uso del glifosato, ma la squadra di «The green wire» ha in cantiere collaboraz­ioni con NaturaSì e l’azienda orobica Il tropico dei Colli. «Lavorare la terra non è un mestiere da poco — questa la lezione di Amadori —, anzi: serve un’enorme preparazio­ne, con nozioni di economia, chimica e fisica».

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Marche Alfredo, Alessandro e Sergio a Isola del Piano

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