Gori: servono tecnici e non se ne trovano
In visita alla Lovato: in 5 anni raddoppiarli
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha trascorso la giornata di ieri con il candidato alla Regione Giorgio Gori a incontrare alcune aziende a Bergamo, Vimercate, Monza, Adro e Brescia e parlare di investimenti in ricerca e formazione. Tappa bergamasca, la Lovato Electric (componenti elettrici per applicazioni industriali) a Gorle, 13 sedi estere e un fatturato di 67 milioni di euro. «La priorità — afferma Gori — è raddoppiare in 5 anni gli iscritti ai corsi degli istituti tecnici superiori. C’è richiesta e non se ne trovano abbastanza. È importante l’investimento sui macchinari, che qui non manca, ma serve anche capitale umano». E aggiunge: «Sono grato al ministro: poter parlare con le imprese insieme a lui rende più credibile la nostra collaborazione. Del resto, parliamo la stessa lingua: siamo due ex manager. Ci interessa affrontare i temi dell’impresa con serietà senza promettere cose mirabolanti, ma offrendo agli imprenditori un supporto concreto». Sulle aziende incontrate, il ministro rileva che «le abbiamo trovate come le aspettavamo: con imprenditori che hanno capito la quarta rivoluzione industriale e stanno usando gli strumenti dell’industria 4.0». Al tempo stesso è rimasto positivamente colpito dagli investimenti in ricerca dell’azienda bergamasca: «La Lovato sta usando i crediti d’imposta per la ricerca e l’innovazione e userà quelli per la formazione». Gli investimenti verranno cioè recuperati totalmente nel giro di 10 anni. «L’azienda — conclude Calenda — condivide il percorso intrapreso sugli istituti tecnici superiori. Mi pare che siano la punta avanzata del Paese che sta giocando il cambiamento in attacco».