Gigì e Gaston Storia di un amore a Parigi
In scena l’operetta romantica con costumi sfarzosi e l’atmosfera spensierata
Sdolcinatezze unite a una partitura musicale raffinata per Gigì, innamorarsi a Parigi, in scena domani al Creberg di Bergamo, nell’ambito della stagione dell’operetta della Fondazione Teatro Donizetti (alle 15.30, biglietti da 15 a 34 euro).
Il musical di Alan Jay Lerner sulle note composte da Frederick Loewe, che ha debuttato a Broadway nel 1973, è tratto dal romanzo della scrittrice Colette, trasportato al cinema nel 1958 dagli stessi autori di My Fair Lady e vincitore di una miriade di riconoscimenti, tra cui nove Premi Oscar, inclusi il miglior film e colonna sonora. La storia torna a essere rappresentata nella versione originale, romantica, divertente e ricca di buoni sentimenti. A garanzia del risultato è la produzione, affidata in esclusiva nazionale su licenza americana, alla compagnia emiliana di Corrado Abbati, che da oltre un quarto di secolo porta avanti la tradizione del teatro musicale.
«Il testo è vivace, la messa in scena e i costumi sfarzosi e di classe, le composizioni di Loewe valorizzate — commenta il regista, che ha curato anche l’adattamento —. Assistere allo spettacolo sarà come sorseggiare una coppa di champagne, assaporando l’atmosfera effervescente e spensierata nella Parigi che faceva innamorare ai primi del Novecento».
Una ventina gli interpreti, ovvero performer completi in grado di recitare, cantare e ballare. La trama narra la storia d’amore tra la bella Gilberte, soprannominata Gigì, interpretata dall’artista romana Maria Cristina Calisi. La fanciulla è educata dalla zia per diventare cortigiana e apprendere le buone maniere, una sicurezza per il futuro. A cambiare il corso del suo destino sarà Gaston, il nipote di un ricco gentiluomo, annoiato dal lusso, impersonato dal pugliese Salvatore Vasalluccio, che si innamorerà perdutamente di Gigì. Seguono infiniti colpi di scena. Riuscirà la coppia a coronare il proprio amore?