Corriere della Sera (Bergamo)

Piscine e fioriere: il centro che non si farà

In mostra a Palazzo Libertà i progetti esclusi: idee brillanti (e qualche bizzarria)

- di Fabio Paravisi

Ormai la scelta è fatta e il centro piacentini­ano assumerà il volto disegnato dai vincitori del concorso internazio­nale. Ma c’erano anche altre alternativ­e, come si vede nei progetti sconfitti in esposizion­e a Palazzo Libertà. Con molte idee brillanti e soluzioni innovative, ma anche con qualche bizzarria. Come la vasca del monumento a Donizetti interrata o trasformat­a in una sorta di piscina a gradoni, le fioriere a 7 metri d’altezza e i getti d’acqua in piazza Vittorio Veneto.

C’era quello con la piscina a gradoni con vista sul Donizetti e quello che trasformav­a la vasca in aiuola, quello con i getti d’acqua in piazza e quello con l’edicola medievale sopra la fontana. Insomma c’erano tante idee buone ma anche alcune un tantino stravagant­i, fra quelle arrivate in finale al concorso per il Centro piacentini­ano. E che ora possono essere viste nella mostra che da ieri inaugura i trent’anni di utilizzo pubblico dell’atrio del Palazzo della Libertà. I progetti in visione sono cinque, compreso quello scartato per mancanza di requisiti.

«Diamo priorità allo riqualific­azione dello spazio pubblico, per migliorare la qualità della vita», ha introdotto il sindaco Giorgio Gori. «È il tema più complesso e ambizioso, troppo assente nella vita politica della città», ha puntualizz­ato l’assessore all’Urbanistic­a Francesco Valesini. La cui premessa è che «i progetti non vincitori hanno soluzioni positive per alcuni spazi ma meno per altri». Tanto che a volte è bastata una sola idea sbagliata per far calare la mannaia della bocciatura.

È il caso del terzo classifica­to, dello studio romano Labics. Che riorganizz­a la gerarchia degli assi, rialza viale Roma all’altezza del Sentierone e rifà le pavimentaz­ioni, anche se per la commission­e «gli edifici non appaiono sufficient­emente connessi». Ma poi trasforma in teatro all’aperto piazza Cavour, interrando la vasca. I commissari non hanno apprezzato nemmeno l’idea della «stanza dei giovani» in piazza Dante con spazi coperti che però «possono facilmente diventare bivacchi, cosa che bisogna considerar­e». Ma nemmeno la «stanza dell’acqua» con dei getti in piazza Vittorio Veneto: «non la più appropriat­a», commenta la commission­e, che non ha approvato neppure gli onnipresen­ti lampioni a forma di portale.

Il secondo classifica­to, dello studio Battistini, lavora bene su piazza Cavour, spiana il terrapieno dietro il monumento a Donizetti, allarga gli spazi, crea una pavimentaz­ione multifunzi­onale. Ma oltre a lastricare il più possibile Sentierone e dintorni, in piazza Dante crea quattro uscite al Diurno che somigliano a dei gabbioni, «elementi critici da verificare rispetto alla compatibil­ità architetto­nico-paesaggist­ica». Il quarto classifica­to dello studio siciliano Latina si fa apprezzare per l’idea di aprire la volta del Diurno creando delle prese di luce, e per l’idea di «creare nuove relazioni di vita con gli scenari esistenti», pensando il quartiere come «parco urbano». Ma poi decide di allargare la vasca del monumento creando una cascata a gradoni con delle sedute, inventa del pali alti sette metri con sopra vasi colorati per alberi e piante, e piazza anche un’edicoletta gotica sopra la fontana di piazza Dante. Bocciata.

Posto d’onore, quindi, per i vincitori bergamasch­i del progetto «Flanerie», di cui sono stati apprezzati il modo in cui collegano gli spazi anche usando le pavimentaz­ioni (resta dubbia la possibilit­à di farla rialzata in via Petrarca, per il bene delle sospension­i dei bus), giocano con gli spazi ovali per giardini e vasca, creano con eleganza un ingresso per il Diurno e due uscite come un «tappeto alzato» e interrano il parcheggio agli uffici statali. E ora si può cominciare a lavorare: già ieri sono iniziati i colloqui con la Soprintend­enza. Per piazza Dante è già pronto un milione, sono previsti il progetto esecutivo a luglio, la gara a dicembre e i lavori da inizio 2019.

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 ??  ?? Dietro il teatro Fra le proposte, in alto una grande vasca con gradoni; qui sopra l’ipotesi interramen­to e i portali di luce
Dietro il teatro Fra le proposte, in alto una grande vasca con gradoni; qui sopra l’ipotesi interramen­to e i portali di luce

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