MediaWorld lascia Curno e va in Brianza
I sindacati: pronti a tutelare i 500 dipendenti
Cinquecento persone che per andare al lavoro oggi si fermano a Curno, devono prepararsi ad allungare la strada fino a Verano Brianza. Il colosso tedesco MediaWorld, in debito d’ossigeno a causa della concorrenza on line, ha infatti deciso di vendere la sede centrale aperta nel 1991 nell’hinterland di Bergamo e di trasferire i dipendenti 50 chilometri più a ovest. Il trasloco, secondo l’annuncio arrivato ieri a sorpresa, avverrà in ottobre. I sindacati preannunciano battaglia.
MediaWorld è a Curno dal 1991: lì il colosso tedesco ha aperto il primo dei suoi 116 negozi italiani e lì ha realizzato la sua sede centrale. Ma lì resterà solo fino ad ottobre: ieri mattina ai 500 dipendenti è stato annunciato a sorpresa che l’edificio a fianco della multisala Uci sarà messo in vendita e che loro dovranno andare a lavorare a 50 chilometri di distanza, a Verano Brianza.
I conti del gruppo Mediamarket hanno il segno meno: il fatturato 2016 (ultimo bilancio) si è chiuso a 2,05 miliardi contro i 2,13 del 2015, e vede i negozi perdere il 3% l’anno; in compenso le vendite on line crescono del 45%. Per questo in diciassette negozi (non nei tre bergamaschi) c’è da tre anni una solidarietà al 20% che si concluderà a fine aprile. Di qui la necessità di varare il Piano di trasformazione e sviluppo annunciato ieri e che prevede «una ridefinizione delle strategie competitive». Cioè: puntare sempre di più sul commercio on line e sviluppare nei negozi la vendita di servizi e l’esposizione fisica dei prodotti. La vendita diventerà «omnicanale, permettendo di vendere da negozio, sito, pc, mobile». Saranno quindi chiusi i due negozi che vanno peggio (stazioni di Milano Centrale e Grosseto) e si interverrà su Curno. L’edificio di via Lega Lombarda sarà messo in vendita per recuperare liquidi da reinvestire. Anche se per ora, si assicura, non c’è ancora un cliente in vista. E verrà utilizzato meglio il grande spazio di Verano Brianza, dove si trova un negozio che va male ma anche molto spazio inutilizzato per il quale si sta comunque pagando l’affitto. Di qui la decisione del trasloco. La decisione coinvolge solo gli impiegati della sede centrale ma non quelli dei negozi, per i quali non sono previsti provvedimenti: sono 60 a Curno, altri 60 a Oriocenter, 35 alle Due Torri di Stezzano, più 90 interinali che lavorano alla piattaforma di Grassobbio da dove partono gli acquisti fatti on line.
«L’azienda è consapevole che il piano coinvolge un’ampia parte dei collaboratori aziendali — commenta MediaWorld — e per questo, fin da subito si impegna a fare tutto quanto possibile per facilitare e favorire il processo di trasformazione». L’annuncio è stato fatto ieri mattina all’assemblea dei dipendenti nelle stesse ore nelle quali i sindacalisti erano a Roma per conoscere i dettagli del Piano di trasformazione. «Siamo stati colti di sorpresa da una decisione che riteniamo inspiegabile e sbagliata — commenta Terry Vavassori della Fisascat Cisl —. Ora vedremo come rispondere».