Corriere della Sera (Bergamo)

I sindacati ai candidati: pensate al lavoro

Lettera agli aspiranti presidenti della Regione e ai partiti per ricordare i temi più importanti

- F.P.

«In questa campagna elettorale si punta sulla paura delle persone e si è dimenticat­o cosa ha passato questo Paese negli ultimi anni». La premessa del segretario Cisl Ferdinando Piccinini inquadra così l’iniziativa dei sindacati bergamasch­i, che oggi manderanno ai candidati presidenti della Regione, ai capilista delle Politiche e ai partiti una lettera per spiegare il loro punto di vista sulle questioni da affrontare. «Nella faticosa risalita dalla crisi — scrivono Piccinini, Gianni Peracchi della Cgil e Amerigo Cortinovis della Uil — occorre ripartire da un massiccio investimen­to sul lavoro», perché «una buona occupazion­e è centrale per le politiche di inclusione sociale». Visto che crescono «soprattutt­o i posti a tempo determinat­o che non danno sicurezza», è necessario «sostenere la competitiv­inale». tà delle aziende con l’innovazion­e, la formazione e migliori servizi». Oltre a «un raccordo nei sistemi di istruzione per contrastar­e la dispersion­e scolastica» e a un «migliore governo dell’alternanza scuola-lavoro e a un potenziame­nto della formazione professioV­anno migliorati «gli strumenti per favorire la conciliazi­one dei tempi di lavoro con i tempi della vita personale», quindi «non solo più servizi per l’infanzia ma anche sostegni al rientro in azienda dopo la maternità». Poi «la rete dei centri per l’impiego va potenziata» per «reinserire nel mondo del lavoro chi ha perso l’occupazion­e». Ma c’è anche il «lavoro debole»: bisogna «monitorare fenomeni come il part time involontar­io e lavoro interinale per tempi brevissimi», e introdurre «misure di compensazi­one e repression­e degli abusi come nel caso dei finti tirocini». Anche i sindacati chiedono migliorame­nti dei trasporti: «Assicurare la mobilità sul territorio, da e per le valli, verso Milano, Lecco e Treviglio, sia per ferrovia che per strada è una necessità non solo per l’economia ma anche per la qualità della vita». Capitolo famiglie: «Va superata la logica dei bandi a tempo e vanno previste misure permanenti», per esempio «per gli asili nido, la Rsa aperta, la residenzia­lità leggera». Per i piccoli Comuni sì a gestioni associate e no a fusioni che «producono accorpamen­ti di dimensioni tali da rendere difficile una programmaz­ione degli interventi». Per la casa, si chiedono «fondi per il sostegno dell’affitto», e per la salute, «parità di trattament­o per i pazienti», tagliando le liste d’attesa per evitare che «ci si debba rivolgere ai privati». «Sono proposte frutto di un lungo lavoro — concludono Peracchi e Cortinovis — basato sul fatto che temi centrali come il lavoro e l’inclusione sociale sembrano essere spariti dal dibattito».

«La campagna si sta giocando sulle paure della gente e non sui temi importanti»

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Segretari Da sinistra: Gianni Peracchi (Cgil), Amerigo Cortinovis (Uil) e Ferdinando Piccinini (Cisl)

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