La danza del Papu e il Götze ritrovato Il destino della partita legato ai numeri 10

Il desiderio di entrambi è ripetersi. E sia Atalanta che Borussia lo sperano. Perché gran parte della qualificazione in palio stasera alle 21.05 al Mapei Stadium è collegata ai piedi e alla verve dei numeri dieci, Alejandro Gomez e Mario Götze (nella foto).

Partiamo dal tedesco. Nel 2014 era sul tetto del mondo. E non solo perché con un suo guizzo aveva deciso la finale dei Mondiali contro l’Argentina. Quel tetto, però, nelle ultime stagioni, l’ha visto solo dal basso. Colpa anche del problema al metabolismo che, solo un anno fa, aveva rischiato di fargli chiudere anzitempo la carriera. Il ragazzo oggi non ha l’esplosività di un tempo, ma i piedi, quelli sì. Lo ha dimostrato al Signal Iduna Park una settimana fa. Entrato nella ripresa, in mezzora ha ribaltato la partita, regalando i due assist a Batshuayi.

Gomez, contro la Fiorentina, ha dato una strofinata agli ultimi mesi opachi. Ha messo in vetrina le danze con cui faceva impazzire i difensori avversari e ha confezionato l’assist che ha permesso a Petagna di sbloccarsi dopo cinque mesi a dieta in campionato. Il Papu arriva da un anno e mezzo logorante, vittima inoltre di una serie di piccoli guai fisici che l’hanno reso, paragonato alla scorsa stagione, quasi irriconoscibile. Basti pensare che dodici mesi fa l’argentino era a quota nove gol in Serie A mentre oggi è fermo a quattro. Identico, invece, il numero di assist: sette.

Statistiche a parte, era il faro di una squadra che stava facendo capire all’Italia di non essere una semplice sorpresa. Ruolo e motivazioni che l’hanno portato, inoltre, a rinnovare il contratto con l’Atalanta, non ascoltando le sirene di altri club più blasonati. Luce che gli ha permesso di essere convocato nella Selecciòn e di avere buone opportunità di essere protagonista al Mondiale in Russia. Luce che sembra si sia riaccesa da domenica. La speranza sua e dei tifosi nerazzurri è che continui a splendere anche stasera a Reggio Emilia.