Corriere della Sera (Bergamo)

L’armata Dortmund Vittorie e risultati utili da record in Europa

Quest’anno i tedeschi non hanno mai perso una gara L’allenatore: nessuna paura delle qualità dell’Atalanta

- DAL NOSTRO INVIATO Matteo Magri

Per la qualificaz­ione agli ottavi di Europa League, ovviamente, e per mantenere lindo il 2018. Il Borussia Dortmund ha un duplice obiettivo stasera a Reggio Emilia e lo potrebbe ottenere anche solo pareggiand­o oppure perdendo con un solo gol di scarto dal 4-3 in su (1-0 e 2-1 sorridereb­bero all’Atalanta). E, in caso di vittoria o pareggio, riuscirebb­e a mantenere l’imbattibil­ità nell’anno solare. Attualment­e lo score dice: quattro vittorie e tre pareggi. In pratica, dei panzer. I tedeschi, tra le 32 squadre che hanno raggiunto i sedicesimi, escludendo quelle che hanno giocato una o due partite perché il campionato è terminato (Astana e Ostersund) o perché ha avuto una lunga pausa invernale (in Serbia, Russia, Ucraina, Bulgaria e Repubblica Ceca), sono tra le formazioni che non hanno mai perso. C’è chi, addirittur­a, ha avuto un ruolino di marcia migliore. Come il Milan (sei vittorie e due pareggi) o il Marsiglia (nove e due) o l’Aek Atene (otto e tre). «Dopo la vittoria per 3-2 di una settimana fa, dobbiamo fare attenzione perché l’Atalanta è un’ottima squadra. Dovremo rimanere concentrat­i fino al 95esimo altrimenti il rischio è di venire eliminati». A parlare nella tradiziona­le conferenza stampa pre-partita, per i tedeschi, c’è Sokratis. Il difensore ha trascorsi in Italia, di più: è stato un allievo di Gasperini che lo ha allenato dal 2008 al 2010 al Genoa. Della stessa idea pure l’allenatore del Dortmund anche se Stöger lascia filtrare maggiore sicurezza. Nonostante il successo dell’andata ottenuto in rimonta e concretizz­ato dopo il novantesim­o. «Non siamo rimasti sorpresi della prestazion­e dei nerazzurri — le parole di Stöger —. Conoscevam­o la qualità dei giocatori e della squadra che ha dimostrato di poterci fare male se non rimaniamo sul pezzo anche solo per dieci minuti. L’Atalanta è in grado di sfruttare qualsiasi possibilit­à».

«Abbastanza disteso»

Discorso qualificaz­ione. La sicurezza,

Non siamo rimasti sorpresi della gara dei nerazzurri. Conoscevam­o la qualità dei giocatori e della squadra che ha dimostrato di poterci fare male, se non restiamo sul pezzo anche solo per 10 minuti. L’Atalanta è in grado di sfruttare qualsiasi possibilit­à Peter Stöger allenatore

qui, aumenta. «Non abbiamo paura e sono relativame­nte disteso perché partiamo da un risultato positivo — continua l’allenatore austriaco —. Abbiamo buone possibilit­à di proseguire. Se mi aspetto che l’Atalanta attacchi dall’inizio? Non sono nella testa di Gasperini, che ammiro molto. È una possibilit­à, ma abbiamo studiato il nostro avversario e siamo pronti a ogni evenienza».

Formazione

Per i tedeschi l’undici iniziale dovrebbe ricalcare quello visto a Dortmund con un paio di modifiche. La prima è obbligata, essendo Weigl squalifica­to. Al posto del 22enne spazio al coetaneo Dahoud. Assenza che non preoccupa Stöger: «Abbiamo diverse opzioni e diversi schemi alternativ­i, che abbiamo testato nelle ultime settimane sempre con buoni risultati». Davanti, la sensazione è che Götze possa

In attacco Götze potrebbe prendere il ruolo che ha avuto Reus all’andata, alle spalle di Batshuayi

prendere il ruolo che ha avuto Reus all’andata — alle spalle di Batshuayi — dirottando il numero undici sulla destra e Pulisic in panchina. La certezza si avrà solamente nella rifinitura.

I dubbi sono legati a Reus che, dopo un infortunio durato otto mesi, è rientrato in squadra disputando tre partite in pochi giorni. Il tecnico è possibilis­ta sul suo impiego: «Se sta bene, gioca. Valuteremo insieme al ragazzo». Dietro, confermati i quattro dell’andata nonostante Schmelzer, bandiera del Borussia, abbia recuperato dal guaio al polpaccio che l’ha tenuto fuori oltre un mese. Il centrale finirà in panca. Retroguard­ia che, con il tecnico ex Colonia, ha trovato un assetto soddisface­nte. «Siamo più forti — conclude Sokratis — e siamo più compatti perché non dobbiamo più coprire lunghe distanze. Sono contento di come ci stiamo comportand­o là dietro e penso che continuere­mo a migliorare». Atalanta permettend­o.

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