Centristi, la fedeltà a Fontana promessa a tavola
Cosa mai avranno avuto da dirsi il leghista Attilio Fontana, candidato governatore della regione Lombardia per il centrodestra, e Massimo Fabretti, ex segretario cittadino dell’Udc, quando sabato scorso si sono appartati in un ristorante del centro di Milano, discutendo animatamente per oltre mezz’ora? Forse speravano di passare inosservati, ma non ci sono riusciti e il loro incontro è stato seguito attentamente da occhi e orecchie indiscrete. All’ordine del giorno, ovviamente, c’era il voto regionale del 4 marzo. Dopo la decisione di Pierferdinando Casini, che gira le spalle al centrodestra e si schiera col Partito Democratico, Fontana voleva sincerarsi di cosa avrebbero fatto i suoi ex amici dell’Udc in Lombardia. Ha cominciato il giro di consultazioni dall’esponente bergamasco Massimo Fabretti, che ha subito rasserenato Fontana promettendogli il sostegno e i voti dei cattolici di area moderata della provincia di Bergamo. «Casini faccia quello che vuole - avrebbe detto Fabretti rivolgendosi al candidato leghista - noi non facciamo cambi di casacca. Rimaniamo fedeli alla nostra collocazione originaria che è e rimane l’area di centrodestra, quindi caro Fontana stia tranquillo, nel nostro piccolo anche noi daremo un contributo alla sua vittoria».