Sniffa cocaina al bar Finanziere lo ferma
Un finanziere, al bar Borsa per il pranzo, chiama la polizia: c’è un uomo alterato che si droga sui tavolini in pieno giorno. Lì, intorno alle 14, c’erano anche alcuni magistrati, tra cui il procuratore Walter Mapelli. Tra un boccone e l’altro vengono attirati dalla presenza di un uomo che entra nel locale, ordina un caffè, lo beve e poi esce. Al tavolo vicino ai procuratori c’era seduto il finanziere che aveva osservato tutta la situazione sin dal primo ingresso dell’uomo. Per via dei modi un po’ alterati lo invitano a rimanere fuori dal bar. Lui, con in bocca una sigaretta, tira però fuori dalla tasca «una busta bianca — raccontano i presenti — e si è seduto ai tavolini. Aveva con sé anche un grosso blocco di banconote e beveva acqua a più non posso». Il finanziere, uscito dal bar, chiama la polizia locale e il 118 perché l’uomo, un trentasettenne, «era visibilmente agitato e continuava a sbattere le mani sul tavolo come se avesse una crisi». Poco dopo in piazza della Libertà arrivano 10 agenti e l’ambulanza che trasporta via il trentasettenne in ospedale. Sui tavolini sono restati solo dei residui di polvere bianca.