Ex Foro Boario annunciato un nuovo ricorso
Riparte la battaglia legale sull’ex Foro Boario di Treviglio. Il nuovo ricorso contro il progetto che riguarda la ristrutturazione dell’area a fini commerciali è stato annunciato dal comitato del quartiere est, dove si trova il complesso.
Torna ad accendersi la battaglia legale sull’ex Foro Boario di Treviglio. Lunedì sera la maggioranza di centrodestra ha bocciato le osservazioni presentate dal comitato del quartiere est, dove c’è l’ex area fieristica, mandando avanti la variante urbanistica necessaria al nuovo progetto commerciale di Coop Lombardia. Nel 2016 la società aveva acquistato l’ex Foro Boario dal Comune per 4,3 milioni di euro, per realizzare un Bricocenter a due piani, contornato da altre sei strutture commerciali. Il comitato contrario all’insediamento era ricorso al Tar, che a inizio 2017 gli ha dato ragione, bacchettando l’amministrazione. Il Comune si è trovato costretto a trovare un’accordo d’urgenza con la Coop, che ha quindi presentato un nuovo progetto, «dimagrito» nei volumi, ma con l’inserimento di una grande stazione di servizio.
Nel frattempo l’amministrazione ha avviato l’iter urbanistico per poter realizzare il progetto. Il comitato però non ha cambiato opinione: il nuovo polo commerciale risente delle pecche di quello vecchio e con la pompa di benzina low cost rischia di attirare sul quartiere ancora più traffico. Per questo ha depositato delle osservazioni che però lunedì l’assessore all’Urbanistica Alessandro Nisoli ha bocciato. Il consigliere di minoranza Erik Molteni (Pd) ha perorato la causa del comitato, invitando il Comune ad accogliere le preoccupazioni su ambiente e traffico. Ma il progetto è stato approvato. «Ricorreremo ancora al Tar — conferma Andrea Mossali del comitato —, ora dobbiamo organizzarci perché il ricorso è costoso. Le nostre critiche al progetto rimangono invariate, in più ci sono i problemi per la stazione di servizio. Le nostre osservazioni sono state sminuite con risposte superficiali. È mancato quel confronto diretto che chiedevamo a Comune e proprietà».
La preoccupazione «La nuova stazione di servizio prevista rischia di incrementare il traffico in zona»