Tre ladri sfondano vetrina Ottantenne li fa scappare
In tre hanno sfondato a mazzate la vetrata dell’Ottica San Marco di via Zelasco
Erano in una via del centro in pieno giorno, ma non si sono fatti problemi: tre ladri hanno sfondato a mazzate la vetrina di un ottico per rubare un Rolex. Ma la madre del titolare, 83 anni, si è messa urlare e li ha messi in fuga. Sono riusciti a prendere l’orologio, che però era solo una riproduzione.
Ormai non ci si preoccupa nemmeno più di aspettare la notte, il buio o almeno un momento in cui il negozio è vuoto e non ci siano passanti. Stavolta i ladri hanno preso a mazzate la vetrina del negozio in pieno giorno in una via del centro, nel tardo pomeriggio. E per fortuna a mettere in fuga i tre ragazzoni grandi, grossi e mascherati, ha pensato una signora di 83 anni.
Martedì alle 18.30 Vania Grazioli era seduta, come quasi ogni giorno dal 1958, dietro il bancone dell’Ottica San Marco di via Zelasco. Il negozio aperto dal marito della signora e oggi gestito dal figlio Maurizio Guarneri, ha ampliato la propria offerta aggiungendo agli occhiali anche orologi di marca, Rolex in testa. Alcuni dei quali erano esposti nella vetrina affacciata sul marciapiede, in un espositore suddiviso in scomparti quadrati.
«All’improvviso ho sentito quei colpi — racconta la pensionata —. Sono balzata in piedi e ho visto quei tre fuori dalla vetrina. Erano tutti vestiti nello stesso modo: pantaloni e giubbotti scuri, berretti in testa e sciarpe alzate sulla faccia, e uno di loro stava picchiando colpi contro la vetrina». L’uomo brandiva una mazza lunga un metro e 20 centimetri con la testa metallica sulla quale era stata saldata una punta di acciaio per sfondare le vetrate antiproiettile. Cosa che ha funzionato, visto che dopo qualche colpo (che ha allarmato gli abitanti del palazzo, alcuni dei quali hanno chiamato il 112) il ladro è riuscito a praticare un buco di una decina di centimetri. Vista la forma dell’espositore che li costringeva a scegliere solo uno degli scomparti, i ladri avevano puntato la loro attenzione su quello che sembrava un Rolex Daytona da 15 mila euro. Uno di loro ha infilato una mano nel buco della vetrata e lo ha arraffato.
Ma a questo punto è intervenuta la signora Vania. «Qui in tanti anni non ci sono mai stati furti e rapine, e ho sempre sperato che non succedessero perché ho problemi di cuore e temevo che mi sarei sentita male — racconta la donna —. Invece è stata più forte la rabbia per quello che stavano facendo, mi sono messa a gridare: delinquenti, mascalzoni! Forse loro avevano visto uscire mio figlio per una commissione, guardando all’interno non mi avevano vista e avevano pensato che il negozio fosse chiuso e vuoto. Appena mi hanno vista sono scappati, lasciando sul marciapiede la mazza. Dovevano essere dei giovani, perché con due salti hanno attraversato via Zelasco e sono spariti verso piazza Libertà».
I ladri non sapevano di avere scelto male, perché nello scomparto preso a mazzate non c’era un vero Daytona ma una sua riproduzione da 600 euro, utilizzata solo come esposizione. «Ma sostituire la vetrina sfondata costerà 2.500 euro — precisa Guarneri —. È incredibile che abbiano agito in pieno giorno, ma qui in centro ormai capita spesso. Noi commercianti siamo nel mirino».
Il bottino I ladri hanno preso quello che sembrava un Rolex Daytona: ma era una riproduzione