Corriere della Sera (Bergamo)

La maxifrode in edilizia «Operai senza stipendio»

La maxi frode in edilizia, il Riesame per la titolare di una società

- di Giuliana Ubbiali

Le hanno sequestrat­o oltre 500.000 euro tra conti della ditta, il suo, quello della madre e del figlio. Ma la titolare della Ottagono edilizia, di Caravaggio, ha chiesto il dissequest­ro al Riesame anche per pagare gli stipendi agli operai. Nega sia coinvolta nella frode fiscale contestata dalla Procura.

Gli operai sono veri, sostiene la difesa. Gli stipendi da pagare, anche. Ma chi lavora per la Ottagono Edilizia, con sede legale a Milano ma operativa in via XXV aprile, a Caravaggio, non vede un euro dall’11 dicembre. Loredana Grippia, 51 anni, la legale rappresent­ate, è tra i 24 indagati nella maxi inchiesta per frode fiscale con epicentro nella Bassa coordinata dal pm Emanuele Marchisio. I suoi soldi e i suoi beni sono finiti nei sequestri preventivi convalidat­i dal gip Lucia Graziosi. Sono 33 milioni calcolati dalla Procura, 3 quelli recuperati. Per la Grippia sono oltre 500.000 euro. Sul conto dell’azienda 490.000, altri 30.000 sul suo personale, più la casa di Caravaggio. Ma ci sono anche gli 11.000 euro sul libretto della madre su cui lei ha la delega, 4,21 euro sulla carta poste pay sempre della madre e 2.500 euro sul libretto del figlio. L’avvocato Giovanni Ferriero ha chiesto il dissequest­ro al tribunale del Riesame presieduto dal giudice Donatella Nava. La decisione entro dieci giorni. Nel frattempo, il difensore ha compiuto un altro passo. Il 28 dicembre al pm (che l’ha rigettata) e il 29 gennaio al gip (che deve ancora esprimersi) ha presentato la richiesta di nominare un amministra­tore dei beni, per permettere di pagare gli stipendi senza interferir­e con le indagini. Non solo. Con i beni bloccati, sono congelati anche i pagamenti da parte dei debitori della Ottagono Edilizia, che ha sei cantieri aperti. Secondo il pm, la società ha evaso l’Iva (753.633 euro tra 2013, 2014, 2015) fatturando costi fittizi attraverso l’interposiz­ione illegale di manodopera. Cioè fornendo operai all’occorrenza, ma senza averli effettivam­ente assunti. Non così, secondo la difesa che ha prodotto i versamenti all’Inps e le foto dei muratori al lavoro nei cantieri.

Degli operai ne sa qualcosa l’avvocato Enrico Pollini, a cui si è presentata un’azienda debitrice della Ottagono. Non perché lui la assista, ma perché a cascata la Ottagono è committent­e della Ellea Costruzion­i di Romano, del suo assistito Alberto Lombardi, 32 anni. Anche Pollini presenterà istanza al gip perché nomini un amministra­tore. Il giro di operai, tra più aziende, sale a un centinaio.

Lombardi, secondo l’ipotesi della Procura fa parte di una presunta associazio­ne per delinquere costituita da Calogero Briucci con Erkin Hoxha, a cui avrebbero partecipat­o Barbara Dall’Acqua, Christian Cattaneo, Matteo Nespoli, Federico Domenico Conti, Maria Grazia Caputo, Maurizio Luzzardi, Lumni Buzhala e Domenico Falluzza. Lo scopo: gestire società che secondo l’ipotesi investigat­iva erano scatole vuote per fornire manodopera ad altre aziende sotto forma di prestazion­i fatturate. Altre nove persone hanno presentato ricorso al Riesame dichiarato però inammissib­ile per questioni formali.

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