Corriere della Sera (Bergamo)

Atalanta

Ilicic e Gomez titolari con la Samp Gasp: nuovo inizio

- F. Fumagalli

Prima o poi, alla routine bisognava pur tornare. Complice il rinvio di Juve-Atalanta, slittata sulla neve di Torino al 14 marzo, è dallo scorso 18 febbraio che i bergamasch­i non giocano una partita di Serie A (1-1 interno con la Fiorentina). Poi, solo le coppe. Belle senz’anima. Comunque già dimenticat­e perché, chiarisce Gasperini: «Guardiamo sempre avanti. Non c’è tempo per rimboccars­i le coperte». Eppure il freddo rigido e le nevicate degli ultimi giorni («ci siamo comunque allenati bene, su un ottimo campo sintetico») lo consentire­bbero. Ma non la Sampdoria, attesa oggi a Bergamo alle 15.

Contro i blucerchia­ti, sesti in classifica, occorre «giocare con attenzione» commenta il tecnico, che loda un avversario «ben strutturat­o e organizzat­o, completo e di valore. Con qualche difficoltà in trasferta, ma attrezzato per riuscire a competere sino a fine stagione». Qualità rispecchia­te nei 44 punti finora conquistat­i dalla squadra di Marco Giampaolo. Tanti quanti il Milan e, al netto della partita da recuperare all’Allianz Stadium, sei più dell’Atalanta. Per Gasperini non è un caso che la Samp («composta anche individual­mente da ottimi giocatori, come Quagliarel­la e Zapata») occupi «da così lungo tempo posizioni tanto alte».

Così, la sfida di oggi, «è importanti­ssima. Una vittoria ci rilancereb­be in campionato. Per noi, sarebbe una spinta verso i primi sette posti» analizza Gasperini. Prendendo in prestito il titolo del film di Gabriele Muccino: a casa tutti bene. Recuperato persino Andrea Petagna, che la scorsa settimana si era fermato per un problema muscolare. «Petagna può essere utilizzato» conferma Gasp. I dubbi riguardo lo stato di forma di Rafael Toloi, che in settimana aveva lavorato a parte, sono scongiurat­i. Dunque, la squadra è al completo. È la condizione migliore per battezzare un nuovo inizio, per tornare a coltivare sogni europei, grazie al piazzament­o in Serie A. Perché Gian Piero Gasperini vara una inedita linea del tempo. Prima era «Atalanta a. c.» (avanti con le coppe), da oggi è «Atalanta d. c.» (dopo le coppe). «Dobbiamo iniziare una nuova stagione — annuncia l’allenatore —. Sin qui abbiamo disputato l’annata 2017/2018. Per noi ora comincia ufficialme­nte la 2018, che durerà due mesi e mezzo». Gasperini spiega come la sua squadra sia giunta al termine di «un percorso molto positivo, ricco di emozioni e riconoscim­enti. Ora questa fase, per quanto bella, è finita. Le tredici partite che ci restano da giocare sono tante e piene di difficoltà. Per essere competitiv­i in Serie A dobbiamo accelerare e tornare a vincere gare importanti, soprattutt­o gli scontri diretti». Rientra nel novero la sfida con la Sampdoria. Nel girone d’andata, a Marassi, l’Atalanta perse 3-1, cedendo nel secondo tempo dopo il vantaggio di Bryan Cristante: «In quel momento eravamo un po’ troppo distratti. I successivi impegni nelle varie competizio­ni ci hanno migliorato — ricorda Gasperini —. Ma ogni partita è differente. Atalanta e Sampdoria oggi sono squadre diverse».

Fabio Quagliarel­la sembra invece sempre uguale a se stesso. Indomabile bomber, a 35 anni compiuti in questo campionato ha già realizzato 17 gol. In carriera contro i nerazzurri ha segnato dieci reti in venti incontri. Resta lui il pericolo numero uno per la retroguard­ia atalantina. Se non è routine questa.

Il distacco Per gli ospiti sei punti in più in campionato L’obiettivo nerazzurro è tornare a vincere

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 ??  ?? Il tecnico Gasperini sotto la neve allo Juventus Stadium. L’eliminazio­ne dalla Coppa Italia è necessaria­mente uno spartiacqu­e per l’Atalanta, come ha detto lui stesso: «Ora possiamo pensare solo al campionato»
Il tecnico Gasperini sotto la neve allo Juventus Stadium. L’eliminazio­ne dalla Coppa Italia è necessaria­mente uno spartiacqu­e per l’Atalanta, come ha detto lui stesso: «Ora possiamo pensare solo al campionato»
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In attacco Da sinistra, Andrea Petagna, recuperato (potrebbe scendere in campo), Alejandro Gomez e Josip Ilicic, che giocherann­o da titolari

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